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Slovenia, scoperta foiba con oltre 200 resti umani

Resti umani

Oltre 200 gli esseri umani uccisi e infoibati nella fossa profonda 14 metri alla fine della seconda guerra mondiale.

Scoperta una foiba con 250 resti umani, di cui la metà di ragazzi adolescenti. Macabro ritrovamento nella zona del Kočevski Rog, in Slovenia. I poveri sventurati, molto probabilmente, persero la vita a guerra oramai terminata. I loro aguzzini li fucilarono e gettarono in quelle profonde cavità. Per decenni sono rimasti negli oscuri antri della terra, all’insaputa di tutti. Il ritrovamento è stato fatto da alcuni speleologi. Lo storico sloveno Joze Dezman ha spiegato: “Oltre un centinaio erano ragazzini tra i 15 e i 17 anni, e assieme a questi abbiamo rinvenuto anche cinque donne”. Dezman è il capo della Commissione statale per l’Individuazione delle fosse comuni. È stato proprio lui a coordinare lo scavo.

Slovenia, la foiba è profonda 14 metri

Che in quella zona fossero stati consumati eccidi attuati dai titini jugoslavi, ciò era risaputo da tempo, grazie ai racconti giunti fino a oggi. Tuttavia, solo lo scorso maggio, gli addetti ai lavori avevano ottenuto il permesso di scavare ed esplorare quella fossa profonda 14 metri.

Le prime esplorazioni lo scorso luglio

Le prime espolorazioni da parte degli speleologi sono avvenute lo scorso luglio. Il ritrovamento delle centinia di reti umani ha confermato gli inquietanti sospetti da parte di molti. Di conseguenza, gli speleologi si sono dovuti calare più volte per recuperare quelle che un tempo erano esseri umani come noi, perlopiù dei minorenni poco più che bambini. L’archeologo Uros Kosir ha rivelato: “Oltre ai resti umani abbiamo trovato rosari, immagini sacre, pettini, specchi, cucchiai e quasi 400 bottoni”.