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Nave cargo affonda in Giappone, 43 dispersi e un solo sopravvissuto

nave cargo giappone

Una nave cargo che trasportava circa 6mila capi di bestiame è naufragata al largo delle coste del Giappone. Dispersi 43 membri dell'equipaggio.

Tragedia al largo delle coste del Giappone, dove nella giornata del 1° settembre scorso la nave cargo Gulf Livestock 1 è rimasta vittima di un naufragio affondando poco prima di raggiungere la propria destinazione. Dei 44 membri dell’equipaggio presenti a bordo, soltanto una persona è stata finora tratta in salvo dai soccorritori mentre le altre 43 risultano tuttora disperse in mare aperto con sempre meno possibilità di poterle ritrovare vive.

Nave cargo affonda in Giappone

Partita dalla Nuova Zelanda lo scorso 14 agosto, con un carico di 5.800 capi di bestiame, la nave cargo avrebbe dovuto raggiungere il porto cinese di Jingtang, ma mentre si trovava a navigare nel Mar cinese occidentale una violenta tempesta causata dal tifone Maysak ne ha provocato il naufragio e il conseguente affondamento. I forti venti hanno infatti completamente divelto uno dei due motori, costringendo l’equipaggio a indossare i giubbotti di salvataggio e ad abbandonare l’imbarcazione, che già in precedenza aveva inviato via radio una richiesta di aiuto.

Le operazioni di soccorso si sono rivelate particolarmente difficoltose a causa del maltempo che sta ancora attanagliando il tratto di mare. Al momento l’unico membro dell’equipaggio recuperato dai soccorritori è infatti l’ufficiale 45enne Eduardo Sareno, di nazionalità filippina, ritrovato alla deriva dopo aver trascorso in mare aperto diverse ore. Lo stesso Sareno non ha idea della sorte a cui possono essere andati in contro i suoi compagni, 39 filippini, 2 australiani e 2 neozelandesi: “Dopo che mi sono tuffato in acqua, però, non ho più visto nessuno dei miei compagni”.

La vicenda è stata commentata anche da Safe, associazione per i diritti degli animali della Nuova Zelanda, che in un suo comunicato ha fatto riferimento alle migliaia di capi di bestiame rimasti uccisi nel naufragio: “Questa è una vera tragedia, e il nostro pensiero va alle famiglie dei 42 membri dell’equipaggio che sono scomparsi. Ma rimangono delle questioni aperte. Il rischio del commercio di esportazione di animali vivi è evidente”. La nave era di proprietà della Gulf Navigation Holding, con sede negli Emirati Arabi Uniti.