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Peste suina africana, primo caso in Germania

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Si registra il primo caso di peste suina africana in Germania, ma la minsitra tedesca rassicura sull'innocuità della malattia per gli umani.

In Germania è stato rilevato il primo caso di peste suina africana in un cinghiale di Brandeburgo. A confermarlo è la ministra dell’agricoltura Julia Klochner che spiega come però la malattia non sia per niente letale per gli uomini e il consumo di carne di maiale non rappresenti un pericolo per consumatori.

Germania, primo caso di peste suina

La peste suna africana sarebbe arrivata in Germania. Secondo quanto riporta la ministra dell’agricoltura tedesca Julia Klochner, infatti, sarebbe stato rilevato un primo caso di cinghiale infetto a Brandeburgo, ai confini con la Polonia.

Purtroppo il sospetto è stato confermato“, ha spiegato la ministra teutonica in un incontro a Berlino. La ministra ha poi rassicurato tutti ricordando che si ttatta di un malattia innocua per gli uomini, ma molto letale per i suini. Inoltre, pare che rappresenti un pericolo per i consumatori di carne suina infetta.

Mesi di crescita

Lo scorso febbraio, mentre il mondo incominciava a conoscere il covid, la peste suina africana si stava già diffondendo in Europa. In Italia si sono registrati casi solo In Sardegna, che però dal 1978 sta adottando misure drastiche per combattere la malattia.

Dal gennaio 2014, in Lituania si sogno segnalati i primi casi in cinghiali selvatici, e da lì pare che il virus tipico dell’Africa sub-sahariano si sia esteso in Europa. Nello stesso anno, infatti, la peste ha raggiunto la Polonia, Lettonia, Estonia e paesi a nord come il Belgio.

Secondo quanto riportano i dati raccolti tra novembre 2018 e ottobre 2019, la peste suina sarebbe presente in ben 9 paesi, diversi l’uno dall’altro. Il fattore in comune rimane sempre la vulnerabilità delle fattorie familiari, incapaci di isolare la malattia in modo tempestivo.