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Al Museo D'Orsay vietato ingresso alla turista: troppo scollata

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Per i funzionari del Museo D'Orsay la scollatura della visitatrice era troppo ampia e hanno minacciato di non farla entrare.

Una scollatura che non è passata inosservata ai funzionari del Museo D’Orsay. Ritenuta troppo provocante per entrare all’interno del museo, la visitatrice ha dovuto porre rimedio alla situazione indossando una giacca. Il tono perentorio con cui è stata accolta dalla vigilanza l’ha subito messa in imbarazzo, tanto da denunciare l’accaduto su Twitter una volta rientrata.

Scollatura eccessiva per il Museo D’Orsay

La turista protagonista della storia è conosciuta su Twitter con il nome di Tô e decide di raccontare la vicenda che l’ha sconvolta e amareggiata. Una volta arrivata al Museo D’Orsay, a Parigi, è stata bruscamente rimproverata dai funzionari che l’hanno incitata a vestirsi in modo più decente. “O si copre, o non entra“: questa la frase degli impiegati che hanno scatenato perplessità e sgomento, prima agli occhi della turista e poi di tutto il web. La giovane vestiva con un abito leggero, dato il caldo del periodo, in cui veniva lasciato a vista il décolleté, reputato troppo provocante.

“Arrivata all’ingresso – racconta su Twitter la turista – non ho il tempo di mostrare il biglietto che la vista dei miei seni turba la funzionaria incaricata del controllo delle prenotazioni, che parte salmodiando: “Ah no, non è possibile, non si può lasciare passare una cosa simile”, mentre la collega cerca di convincerla a lasciare perdere. Chiedo che cosa stia succedendo, nessuno mi risponde ma fissano i miei seni, mi sento a disagio, l’amica che mi accompagna è sconvolta. Un altro agente, di sicurezza stavolta — i seni, quest’arma di distruzione di massa — si avvicina e mi intima ad alta voce: ‘Signora le chiedo di calmarsi’. Sono calmissima, vorrei solo capire perché non posso entrare nel museo. “Le regole sono le regole”. Arriva un altro responsabile, nessuno ha il coraggio di dire che il problema è il décolleté, ma tutti fissano apertamente i miei seni, designati alla fine con un ‘questo'”.

La visitatrice porta la questione verso un’accusa contro il sessismo. Secondo lei è questo il vero problema che ha condotto i funzionari a comportarsi in quel modo così bizzarro ed esagerato. “Mi domando se gli agenti che volevano proibirmi di entrare sanno a che punto hanno obbedito a dinamiche sessiste. Non può essere il giudizio arbitrario su che cosa è decente e cosa non lo è a determinare l’accesso o meno alla cultura” – continua la giovane.

La risposta del museo alle accuse

Non si è fatta attendere nemmeno la risposta da parte della direzione del Museo D’Orsay che, prontamente, ha tenuto a precisare la propria solidarietà alla turista. L’errore è stato, probabilmente, compiuto a causa della troppa diligenza e scrupolosità da parte degli impiegati all’entrata del museo. “Siamo profondamente dispiaciuti per questo incidente – continua la dirigenza – e presentiamo tutte le nostre scuse alla persona coinvolta”.