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Gran Bretagna, seconda ondata di Coronavirus: supermercati svuotati

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La Gran Bretagna si prepara alla seconda ondata di Coronavirus: allerme nuove lockdown e panico nei supermercati per la corsa agli acquisti

La Gran Bretagna si prepara ad una seconda ondata di Coronavirus e, nelle città, sembra di rivivere i momenti di panico dei primi mesi della pandemia. In vista di un eventuale nuovo lockdown, infatti, il popolo ha svuotato gli scaffali dei supermercati. I commercianti si trovano adesso in difficoltà e la gente inizia a ricorrere anche agli acquisti online.

I dati del Coronavirus in Gran Bretagna

I contagi in Gran Bretagna stanno nuovamente aumentando in tutte le fasce di età. Gli esperti inglesi hanno in queste ore lanciato l’allarme: se il trend non si inverte si rischiano 49mila nuovi casi di Coronavirus al giorno. Ad oggi i numeri sono ancora sotto controllo, ma con l’arrivo delle stagioni fredde la diffusione dei contagi potrebbe essere avvantaggiata. Anche il primo ministro Boris Johnson ha confermato la situazione preoccupante. È per questa ragione che nel Regno Unito, in vista di una possibile nuova chiusura, potrebbe scoppiare il caos.

La corsa ai supermercati

I commercianti, in virtù dell’aumento dei casi di Coronavirus e dell’eventualità di un nuovo lockdown, temono il peggio. Nei mesi scorsi, infatti, la corsa ai supermercati della popolazione ha spiazzato le catene alimentari, che in queste ore stanno valutando il modo adatto per prepararsi ad una seconda ondata. Il rischio oggi è ancora ridotto, ma i rivenditori intendono farsi trovare pronti. Una delle soluzioni è rappresentata dal mercato online, che è cresciuto da circa il 7% al 14%.

I rivenditori hanno svolto un ottimo lavoro nel garantire ai clienti l’accesso al cibo e alle necessità durante questa pandemia. I supermercati hanno messo in atto una serie di misure di sicurezza per proteggere il personale e i clienti. In caso di futuri blocchi, esortiamo i consumatori a prestare attenzione e acquistare cibo come farebbero normalmente“, ha spiegato Andrew Opie del British Retail Consortium, ente commerciale che rappresenta i più grandi droghieri della Gran Bretagna.