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Cina, scoperti 380 campi di internamento per minoranze religiose

Cina campi di concentramento

In Cina, secondo uno studio dell'Australian Strategic Policy Institute, ci sarebbero 380 centri di internamento per le minoranze religiose.

Uno studio dell’Australian Strategic Policy Institute sul territorio nord-occidentale della Cina ha avuto risultati sconvolgenti. In Xinjiang, infatti, sono stati scoperti 380 centri di internamento di recente costruzione in cui potrebbe essere rinchiuso oltre un milione di persone.

Lo studio nel Xinjiang

L’Australian Strategic Policy Institute, nel rapporto finale, ha precisato le fonti dello studio. Si tratta di documenti emessi dal governo cinese e di statistiche ufficiali, ma anche di testimonianze rilasciate da coloro che hanno vissuto per anni in quesi centri di internamento e sono riusciti a fuggire all’estero. Le prove di maggiore spessore, tuttavia, sono state fornite dalle immagini satellitari, in particolare quelle registrate nelle ore buie nelle periferie delle città dello Xinjiang, regione autonoma nella zona nord-occidentale della Cina diventata famosa anche per essere stata teatro di un nuovo focolaio di coronavirus nel mese di luglio.

Le immagini, paragonate a quelle registrate nei precedenti anni, hanno evidenziato che dal 2017 ad oggi sono stati costruite 380 strutture, di cui 61 soltanto nell’ultimo anno. Altre 14, inoltre, sarebbero in fase di costruzione o espansione. La maggior parte di queste si trovano in prossimità di aree industriali, motivo per il quale si ritiene che coloro che sono internati vengano costretti ai lavori forzati.

Lo studio, inoltre, ha classificato i diversi centri di internamento su quattro livelli in base ai sistemi di sicurezza presenti. I lager di livello 4 sono vere e proprie prigioni con torri di guardia e perimetro contornato con filo spinato. La struttura più grande sarebbe quella a Dabancheng, che conta oltre 100 edifici al suo interno.

I campi di internamento in Cina

Non si tratta, senza dubbio, del primo caso in cui la Cina viene accusata di avere nel proprio territorio dei campi di internamento. Il Governo cinese, tuttavia, si è sempre giustificato adducendo alla realizzazione di centri di trasformazione vocazionale per il reinserimento nella società di persone a rischio di estremismo, separatismo o terrorismo. Quel che è certo è che in tali strutture sono rinchiuse oltre un milione di persone appartenenti a minoranze religiose, come gli uiguri e i musulmani.

Gli ultimi studi in merito ai lager rivelano inoltre pratiche raccapriccianti. Oltre al lavoro forzato, infatti, gli internati verrebbero torturati e sarebbero sottoposti ad ogni genere di sopruso, nonché al controllo e alla gestione delle nascite.