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Covid, Disney licenzia 28mila dipendenti: "Straziante ma necessario"

Disney parco divertimenti Florida

Il calo dell'85% nei ricavi dei parchi divertimento Disney a causa del Covid è stato fatale per 28mila dipendenti, che sono stati licenziati.

Il Covid-19 ha messo in difficoltà anche la Walt Disney Company. L’azienda statunitense amata dai bambini e non solo, da aprile a giugno, ha visto i propri ricavi provenienti da parchi divertimento, eventi e merchandising crollare dell’85% rispetto allo scorso anno. I mancati introiti hanno costretto il gruppo ad effettuare un netto taglio tra i dipendenti.

Disney annuncia licenziamenti

L’annuncio è arrivato attraverso un comunicato, anche se attualmente non si sa ancora con precisione quali saranno i parchi divertimento a subire il taglio del personale. Le località coinvolte, ad ogni modo, saranno quelle in California e Florida. Queste ultime erano state riaperte in estate, ma i loro viali erano rimasti per lo più deserti. Le altre, invece, erano rimaste chiuse. Per la storica compagnia si è tratta della chiusura più lunga in 65 anni di storia, le cui conseguenze economiche sono rilevanti.

È una decisione – si legge in una lettera scritta ai dipendenti da Josh D’Amaro, presidente della DisneyParks, Experience and Product – causata dall’impatto prolungato di Covid-19 sulla nostra attività, comprese le riduzioni di capacità sui siti, legate all’allontanamento fisico, e le incertezze sulla durata della pandemia. Per quanto sia straziante intraprendere questa azione, è l’unica opzione fattibile che abbiamo alla luce di quanto accaduto“.

I licenziamenti riguardano per il 67% i lavoratori part-time. “Negli ultimi mesi – continua – il nostro team di gestione ha lavorato instancabilmente per evitare di dover separare nessuno dall’azienda. Abbiamo tagliato le spese, sospeso i progetti di capitale, licenziato i membri del cast pur continuando a pagare i benefici e modificato le nostre operazioni per funzionare in modo efficiente per quanto possibile, tuttavia, semplicemente non possiamo mantenere in modo responsabile tutto il personale mentre operiamo con una capacità così limitata“.