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Coronavirus Spagna: la Catalogna chiude bar e ristoranti

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La Catalogna a causa dell'espandersi dei contagi da Coronavirus, ha deciso di porre nuove misure restrittive: chiudono bar e ristoranti

Prosegue l’avanzata del Coronavirus in tutta Europa. La seconda ondata sta creando sempre più allarmamismo tra i vari Stati europei e la possibilità di un lockdown generalizzato sta diventando sempre più concreto, ecco quindi che i singoli Paesi hanno messo appunto lockdown mirati nella speranza di poterlo evitare in quanto sarebbe il colpo di grazia, ad un tessuto economico e sociale già ampiamente sfibrato dai duri mesi precedenti. 

In tutto il mondo si sono superati i 38 milioni di casi, dati aggiornati dalla Johns Hopkins University alla giornata di oggi 14 Ottobre, e anche l’Europa ha visto, secondo i dati aggiornati dall’OMS per la scorsa settimana, un aumento del 34% di nuovi casi. 

Allarmano soprattutto Paesi come la Spagna, in cui nell’ultima settimana ha visto un aumento dei nuovi positivi di circa 50.000 unità, 2.759 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, per un totale di 896.086 contagi da inizio pandemia; ed è soprattutto la Catalogna a destare maggiormente preoccupazione.

La situazione in Catalogna

La Catalogna in queste ore sta vivendo momenti difficili. Nelle ultime 24 ore infatti, ha segnato un incremento dei positivi di 1620 unità, con 279 nuovi contagi ogni 100.000 abitanti, 23 decessi e 40 nuovi ricoveri. Al momento quindi, sono 1.024 i pazienti Covid ricoverati, di cui 189 in terapia intensiva. 

A causa di questa situazione quindi, la Generalitat della Catalogna, che a livello amministrativo è comunità autonoma, ha deciso di chiudere tutti i bar e ristoranti della regione per 15 giorni, in modo da contenere l’espansione del contagio. Come dichiarato da Josep Maria Argimon, segretario catalano della sanità pubblica “abbiamo bisogno della consapevolezza di tutti, è necessario implementare le misure, perchè se non lo facciamo la situazione potrebbe andare fuori controllo”. Per contenere l’epidemia si è deciso di ridurre le capacità dei centri commerciali al 30% e delle palestre al 50%. Inoltre si ritorna alle lezioni online nelle università e sono state sospese le competizioni sportive – federate, sportive, scolastische – per due settimane.

La reazione

Non tutti però si sono dimostrati entusiasti di questa decisione, in particolar modo gli addetti alla ristorazione hanno mostrato malcontento, e anzi, hanno minacciato disobbendienza nei confronti di questa nuova misura. Vedremo come si evolverà la situazione nei prossimi giorni.