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Alba Dorata, condanne fino a 13 anni per i capi partito

Il leader del partito greco Alba Dorata

Pene fino a 13 anni per i dirigenti di Alba Dorata. Condannato all'ergastolo Giorgos Roupakias, colpevole dell'omicidio di Pavlos Fyssas.

È stato riconosciuto come organizzazione criminale il partito di estrema destra greco che si fa chiamare “Alba Dorata”, i cui dirigenti sono stati condannati a pene fino a 13 anni di carcere. Il processo è durato quasi cinque anni ed ha visto la condanna di Nikos Michaloliakos, leader della formazione, al suo braccio destro, il deputato Christos Pappas, dell’ex portavoce Ilias Kassidiaris, di due ex deputati Ilias Panagiotaros e Georgios Germenis e dell’europarlamentare Ioannis Lagos che perderà l’ immunità parlamentare una volta emesso l’ordine di arresto.

Condanne per dirigenti di Alba Dorata

Le pene non si sono fermate alla condanna a tredici anni. Un ergastolo è stato comminato a Giorgos Roupakias che è stato riconosciuto colpevole ell’omicidio del rapper Pavlos Fyssas. Fu grande l’ondata di commozione seguita alla morte del cantante molto conosciuto tra le fila degli antifascisti di ogni età.

Dall’Alba al tramonto

Nata ufficialmente nel 1993 Alba Dorata ha sfruttato l’ondata di rabbia che è montata nella popolazione greca a seguito della congiuntura economica negativa, delle disastrose scelte economiche del Governo ellenico e dell’impoverimento delle famiglie causato dalle imposizioni finanziare della Comunità Europea, all’epoca della Troika dei creditori internazionali. Con il solo 7% dei voti era la terza forza politica in Grecia dopo le elezioni del 2015 mentre in quelle del 2019 non ha portato a casa nemmeno un seggio. Figlia di una politica aggressiva, che ha contrastato la sinistra anche a livello fisico cercando ripetutamente negli scontri di piazza un modo per affermare il suo predominio ed una spiccata egemonia culturale, Alba Dorata è stata ritenuta colpevole di altri diversi episodi criminali, come l’uccisione del pakistano Sahzat Luckman, avvenuta sempre nel 2013, un assalto a pescatori egiziani nel 2012 e un’aggressione contro sindacalisti comunisti nel 2013.