> > Coronavirus: scopre tumore al quarto stadio per paura del Covid

Coronavirus: scopre tumore al quarto stadio per paura del Covid

tumore

Coronavirus: scopre tumore al quarto stadio per paura di farsi visitare in piena pandemia

Una piccola pallina al lato del collo, apparentemente insignificante, ma che nell’arco di 2 mesi si ingrandisce quanto una moneta. Poi la diagnosi, terribile, soprattutto se si è giovani e con una vita agli albori: un linfoma di Hodgkin.

Coronavirus: scopre tumore al quarto stadio

Il preludio appena narrato, è ciò che è successo ad una ragazza inglese, di 19 anni, Paige Helland, dello Staffordshire. La ragazza aveva notato un rigonfiamento a lato del collo già a gennaio, ma poi a causa della pandemia in corso, aveva deciso di rinviare la visita specialistica. A marzo poi si è resa conto che il nodulo era cresciuto e che aveva le dimensioni di una moneta. Una volta resasi conto dell’aumento di massa del nodulo sospetto, ha deciso di effettuare le analisi, che le hanno rivelato un tumore al quarto stadio, per la precisione un linfoma di Hodgkin. Come dichiarato da Paige: – “Ho notato per la prima volta un piccolo nodulo a gennaio mentre ero a letto con il mio ragazzo, ma era così piccolo che non ci ho pensato. Con il coronavirus non volevo andare dai medici, ma quando alla fine ho preso coraggio, mi ci sono voluti sei mesi per ottenere una biopsia e mi chiedo se sarebbe stato diverso se il cancro mi fosse stato diagnosticato prima. Mi è stato detto che è curabile, quindi sto cercando di rimanere positiva”. La ragazza prima di inziare con la chemioterapia, ha inoltre deciso di congelare i propri ovuli.

Il linfoma di Hodgkin

Il linfoma di Hodgkin è un tumore del sistema linfatico, origina dai linfociti B, raro in età avanzato, ma abbastanza frequente nella popolazione di età compresa tra i 15-35 anni. Poichè il sistema linfatico è presente in ogni parte dell’organismo, il tumore può presentarsi in qualsiasi distretto del nostro corpo. Trattasi di tumore con una bassa incidenza, appena dello 0.5%. Alcuni fattori di rischio possono determinare lo sviluppo di questo tumore, tra cui pesticidi, agenti chimici e radiazioni. Inoltre tende ad avere un’incidenza lievemente maggiore negli uomini, rispetto alle donne. É maggiormente diffuso nei paesi cosidetti occidentali (Europa, Canada e Usa) rispetto ai paesi asiatici.

É possibile suddividere il linfoma di Hodgkin in due tipologie:

  • classico, circa i 95% dei casi
  • predominanza linfocitaria, raro intorno al 5%

Come sintomi, si presenta inizialmente con un ingrossamento dei linfonodi, soprattutto a livello della cervicale. Altri sintomi, generici, sono febbre persistente, sudorazione notturna, prurito diffuso in tutto il corpo, stanchezza, perdita di peso. Nel caso in cui i linfonodi interessati siano a livello del torace, si possono manifestare anche tosse, dolore al pettoe difficoltà respiratorie.

La possibilità di guarigione è elevata nei giovani pazienti, se comunque viene trattato in tempo, con una stima di guarigione dell’ 85%. Attualmente la terapia consiste in chemio-radioterapie, oltre alla possibilità, del trapianto di staminali. Ultimamente poi, sta facendo passi da giganti anche la drug targeted therapy, con farmaci che vanno a colpire esclusivamente le cellule neoplastiche, diminuendo di molto gli effetti collaterali associati a terapie più invasive, quali la chemioterapia.