> > Covid-Cina, a Kashgar rilevato focolaio con 137 positivi

Covid-Cina, a Kashgar rilevato focolaio con 137 positivi

coronavirus Cina contagi

137 nuovi casi di positivi al coronavirus sono stati rilevati a Kashgar, la città dello Xinjiang (Cina).

Torna la paura Covid anche in Cina, da dove tutto era partito e dove la situazione pareva essere da qualche settimana sotto controllo. In attesa del vaccino (la super potenza asiatica dovrebbe avere pronte le prime dosi per dicembre), altri 137 nuovi casi di positivi al coronavirus, e asintomatici, sono stati rilevati a Kashgar, la città dello Xinjiang. Nei giorni scorsi era stato scoperto il primo caso positivo nella Cina continentale dal 14 ottobre: una diciassettenne asintomatica.

Covid-Cina, nuovo focolaio

Tutti i 137 nuovi casi risulterebbero, secondo i media del Paese, collegati allo stesso impianto per la produzione di abiti. Sebbene la situazione non sia ancora particolarmente grave, si tratterebbe del focolaio più grande in Cina da metà ottobre ed è stato scoperto in seguito all’avvio del programma per testare circa 4,75 milioni di persone nella regione.

Per precauzione, a Kashgar si è deciso di chiudere le scuole. L’ordinanza sarà valida almeno fino a venerdì prossimo. Per il momento resteranno aperti negozi e centri commerciali.

Il Covid ormai è in tutto il mondo. Ma era partito dalla Cina. Per questo il Presidente americano Donald Trump, durante l’assemblea delle Organizzazioni delle Nazioni Unite, è intervenuto parlando del ruolo del Paese rispetto al coronavirus. L’accusa del presidente degli Stati Uniti:Dobbiamo rendere responsabile la Cina che ha diffuso questa piaga nel mondo. Sono orgoglioso di aver messo l’America al primo posto. Non si era comunque fatta attendere la risposta da parte di Pechino: “Non vogliamo guerre”.