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Covid, Svezia dal no al lockdown al record di contagi

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In Svezia record di contagi covid, il fallimento del no al lockdown e dell'immunità di gregge.

In Svezia, con quasi 200o nuovi casi, si è registrato nelle ultime 24 ore un nuovo record di contagi covid. Il paese che nell’emergenza sanitaria più acuta era l’osservato speciale per via del fatto di non avere fatto ricorso al lockdown si trova ora di fronte ad una nuova ondata. Ieri i positivi erano stati 1870, numeri che non si vedevano da giugno e che purtroppo si accompagnano ad un incremento delle vittime totali che arrivano a 5918. Il dato fa della Svezia il dodicesimo paese al mondo per decessi da Covid ogni 100mila abitanti. Il tasso di mortalità del paese scandinavo risulta inoltre essere più alto rispetto agli altri paesi nordici vicini, ma è nettamente più basso se paragonato con quello dei paesi più a sud.

Covid, in Svezia record di contagi

Dalla capitale Stoccolma, come detto, nella fase più acuta dell’emergenza era partito il solo invito ai cittadini a comportarsi responsabilmente e non era stato ritenuto necessario un lockdown. Le polemiche, in patria come all’estero, non erano di certo mancate, ma anche adesso il paese scandinavo sembra intenzionato a non intervenire in maniera drastica per porre fino al contagio. L’obiettivo della Svezia era la cosiddetta immunità di gregge, che vorrebbe dire aver avuto almeno il 40% della popolazione con gli anticorpi, ma dati alla mano l’esperimento si è rivelato fallimentare. La crescita della percentuale si è fermata al 15% e la Svezia ha avuto il triplo dei casi dalla Danimarca, il quadruplo della Norvegia e il quintuplo della Finlandia.

Stando ai dati pubblicati dalla rivista Science, in un articolo pubblicato a inizio ottobre e dedicato alla risposta svedese al Covid, 19: “Nel complesso della popolazione l’impatto dell’approccio svedese è inconfondibile. Oltre 94.000 persone sono state diagnosticate con Covid-19, e almeno 5.895 sono morte. Il Paese ha subito circa 590 morti per milione analoghe a 591 per milione negli Stati Uniti e 600 in Italia, ma molto superiori alle 50 per milione in Norvegia, 108 in Danimarca e 113 in Germania”.

Le critiche degli scienziati

Fortemente critico nei confronti della gestione svedese era stato Tom Britton, professore di matematica all’Università di Stoccolma e esperto di modelli epidemiologici, il quale ad aprile aveva annunciato che senza interventi nel paese sarebbe potute morire 20mila persone. “Penso che se avessimo fatto un blocco più serio – aveva detto in una sua al The Localavremmo salvato più vite, ma probabilmente avremmo comunque avuto forse mille o addirittura 2mila morti”. Numeri che sembrano non impressionare comunque il governo svedese che, attraverso la ministra della salute Lena Hallengren e il consulente del governo svedese, l’epidemiologo Anders Tegnell, ha comunicato che non ricorrerà al lockdown.