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Poliziotta uccisa da un gallo: "Le ha reciso l'arteria"

poliziotto gallo

Una poliziotta è stata uccisa da un gallo durante un combattimento. L'agente era intervenuta per sedare gli eventi clandestini.

Una poliziotta è stata uccisa da un gallo da combattimento durante un intervento delle forze dell’ordine ad un evento clandestino. La vittima era originaria della provincia di Samar del Nord, nelle Filippine.

Poliziotta ucciso da un gallo

L’agente Christiana Bolok è stata colpita alla coscia da una lama legata sulla zampa dei galli da combattimento. Il taglio ha reciso l’arteria femorale ed in poco tempo, durante il trasporto in ospedale, la donna è morta.

I combattimenti dei galli

Nelle Filippine i combattimenti tra galli sono consentiti. Si tratta di una vera industria che ogni anno fattura miliardi di dollari. La popolazione segue addirittura gli eventi in televisione. Questa estrema popolarità ha portato molti filippini a lanciarsi nel business dell’allevamento di galli.

A causa del coronavirus, però, gli eventi erano stati vietati. La polizia era sulle tracce di coloro che continuavano, nonostante gli ordini del governo, ad organizzarli.

Le Filippine, del resto, si trovano a fronteggiare una situazione sanitaria fuori controllo: i casi di positività sono 373.144. Tra questi, ci sono molte persone che hanno contratto la COVID-19 partecipando proprio ai combattimenti tra galli.

La notizia della morte di Bolok ha sconvolto l’intera comunità, iniziando dai rappresentati delle forze dell’ordine. Il capo della polizia provinciale, Arnel Apud ha dichiarato: “Il governo provinciale del Samar settentrionale ha salutato il servizio disinteressato di Bolok nel far rispettare i regolamenti di quarantena della comunità. Diverse persone che hanno partecipato ai combattimenti di galli vietati sono risultate positive al coronavirus. Ho il cuore a pezzi perché abbiamo perso un fratello che ha sacrificato la propria vita in nome del servizio”.