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Marjiorie Taylor Green, sostenitrice delle teorie complottiste di estrema destra del movimento QAnon ha conquistato un seggio alla Camera suscitando la preoccupazione di alcuni Repubblicani. Ma per Trump è “una futura stella repubblicana”
Elezioni Usa 2020: le tesi complottiste di QAnon entrano al Congresso?
Marjiorie Taylor Green eletta in Georgia
Repubblicana, donna d’affari e soprattutto, sostenitrice della tesi complottista del movimento di estrema destra QAnon.
Se dalle ultime proiezioni non è ancora chiaro il vincitore delle Presidenziali – anche se Trump già si definisce vincitore – Marjiorie Taylor Green risulta eletta alla Camera dei Rappresentanti in Georgia, nel distretto 14.
Nel suo profilo twitter ufficiale si definisce: cristiana, moglie, mamma, proprietaria di una piccola impresa, orgogliosa di essere Americana, 100% pro-vita, pro-Trump e a favore delle armi (“Pro-Gun”).
Le tesi complottiste di QAnon
Insomma, nulla di diverso dal profilo di tanti altri colleghi repubblicani. Il punto è che, come già anticipato, la quarantaseienne risulta – da quanto riferiscono alcune fonti – vicina alle tesi complottiste di estrema destra di QAnon.
Per chi non conoscesse questo movimento, non è facile riassumere in poche righe il complesso repertorio di tesi complottiste che lo contraddistinguono così come le origini che comunque sono da ricercarsi in un forum online chiamato 4chan, noto per essere la culla di numerosi fenomeni online che sono riusciti a guadagnare consensi tra un meme e l’altro.
Tra le varie tesi, quella ripresa maggiormente dai media si riferisce alla funzione di Trump che secondo QAnon sta combattendo una guerra segreta contro una setta globale di satanisti pedofili.
Preoccupazione tra i Repubblicani
Secondo alcune fonti americane, alcuni Repubblicani sono preoccupati di questa possibile entrata delle tesi di QAnon nel Congresso. Tutto questo in un clima complessivo molto teso in cui, a prescindere dalle tesi complottiste, si temono disordini dopo le elezioni.
Trump non sembra affatto preoccuparsene, anzi, mesi fa aveva definito la Greene “una futura stella repubblicana”.
Lei intanto si gode il successo e su Twitter ringrazia “il popolo della Georgia per avermi scelto lottare per loro a Washington”