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Asintomatica contagiosa per 70 giorni: tampone negativo dopo 3 mesi

asintomatica contagiosa per 70 giorni

Sono passati 105 giorni prima che la donna risultasse negativa. La 71enne è stata sottoposta a 13 tamponi ed è rimasta contagiosa per 70 giorni.

71 anni, asintomatica e contagiosa per 70 giorni: la donna, che vive negli Usa, è rimasta positiva per tre mesi e mezzo. Si tratta di un caso raro, un’eccezione raccontata dagli scienziati del Niaid. La donna era stata ricoverata in ospedale per una grave anemia, legata a una forma di leucemia. Il problema che ha tenuto la 71enne positiva al coronavirus per 105 giorni è legato all’incapacità del suo sistema immunitario di reagire al Covid-19.

Asintomatica e contagiosa per 70 giorni

Mentre in Italia gli esperti denunciano la presenza di una carica virale altissima anche negli asintomatici, l’Oms lancia un allarme: in Europa e nel Nord America aumentano costantemente il numero dei contagi.

Intanto ha fatto il giro del mondo la notizia di una signora americana risultata positiva al coronavirus e rimasta contagiosa per 70 giorni, pur non avendo sintomi. Sono passati 105 giorni e 13 tamponi, prima che il test desse esito negativo. Si tratta di un caso clinico unico: la donna, infatti, è immunodepressa a causa di una forma di leucemia a progressione lenta che le era stata diagnostica circa 10 anni fa.

La 71enne vive a Kirkland, città dello Stato di Whashington. La sua storia è stata resa nota da un’equipe di ricerca guidata da scienziati del National Institute of Allergy and Infectious Diseases. Con loro ha collaborato anche l’ospedale EvergreenHealth. Fondamentale il contributo dei colleghi del Dipartimento di Medicina dell’Università di Washington.

La storia

Era il 2 marzo 2020 quando la donna fu ricoverata in ospedale per una grave anemia provocata dalla leucemia linfocitica cronica. Sottoposta a tampone, è risultata positiva al coronavirus. La paziente pare sia stata contagiata in una casa di cura nella quale era stato individuato un focolaio. Nonostante non presentasse sintomi, i tredici tamponi a cui è stata sottoposta davano sempre esito positivo. Per questo motivo, il dottor Francis Riedo, esperto di malattie infettive, ha deciso di contattare il collega Vincent Munster, virologo presso i presso i Rocky Mountain Laboratories del Niaid a Hamilton, per sapere se la donna avesse particelle virali ancora infettive.

Dagli studi del Niaid, la diffusione attiva di virus infettivo dura in media 8 giorni. Tuttavia, il dato può variare a seconda del paziente, soprattutto se immunodepresso. Analizzando i campioni biologici della donna, infatti, è stato confermato che ha espulso virus infettivo per almeno 70 giorni. Per risultare negativa ha dovuto aspettare il mese di giugno.