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Coronavirus, superato il picco dei contagi in Francia

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Secondo il ministro della Salute Veran, in Francia il picco dei contagi da coronavirus sarebbe ormai stato raggiunto.

In Francia, secondo quanto afferma il Ministro della Salute Olivier Veran, la seconda ondata di coronavirus sembra aver raggiunto il suo picco. Il lockdown prolungato inizio novembre, sta incidendo sui dati, in calo rispetto al mese di ottobre, ma comunque allarmanti. Preoccupa la situazione nell’Île-de-France, dove il quasi 97% delle terapie intensive è pieno di malati covid.

Francia, raggiunto il picco di coronavirus

L’emergenza coronavirus in Francia (dove c’è chi propone di “cancellare” i festeggiamenti di Natale e Capodanno) continua a preoccupare, ma secondo il Ministro della Salute Olivier Veran sembra ormai oltrepassato il picco: “Tutto lascia pensare che abbiamo oltrepassato un picco. Grazie al confinamento, come nel mese di marzo, il virus comincia a circolare meno. Da dieci giorni a questa parte, il numero delle nuove diagnosi di Covid-19 diminuisce, il tasso di positività scende e la percentuale d’incidenza anche“.

Così dichiara il ministro, supportato dai dati che proprio alla luce del lockdown prolungato nel mese di novembre, sembra dare gradualmente i suoi frutti. Tuttavia, lo stesso Veran rimane realista: “Ma non abbiamo ancora sconfitto il virus… È chiaramente troppo presto per cantare vittoria e allentare i nostri sforzi“.

Terapie intensive al limite

Preoccupa molto la situazione delle terapie intensive. Nell‘Île-de-France, infatti, oltre il 97% risulta occupato da malati covid, e presto raggiungeranno la saturazione.

In linea generale, i pazienti in rianimazione in questa seconda ondata per la prima volta diminuiscono di giorno in giorno. Tuttavia, nella giornata di domenica 15 novembre si registrano 27.288 positivi in più rispetto al giorno precedente. +302 decessi, per un totale che ammonta a quasi 45mila morti. In crescita anche le guarigioni, che si attestano ora a 140mila. Entro Natale gli esperti prevedono che si possano sfiorare i 2 milioni di casi interni.