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Insegnante spara ai figli, depressione peggiorata in lockdown

Spara ai figli, insegnante in manette

Usa, insegnante spara ai figli durante il lockdown. La donna soffriva già di depressione, aggravata dalla situazione sanitaria nel Paese.

Insegnante spara ai figli, durante il lockdown negli Stati Uniti. Naomi Bell, 43 anni, biologa di laboratorio e docente, ha ucciso la figlia 15enne e il figlio di 7 anni per un raptus dovuto alla sua salute mentale. Soffriva infatti di depressione, condizione che sembra sia stata aggravata dalla situazione sanitaria nel Paese.

Insegnante spara ai figli

Secondo quanto riportato dal quotidiano The Sun, il marito di Naomi Bell era al telefono con il figlio quando lei ha iniziato a sparare. Owen Bell ha detto agli investigatori di aver udito un orribile urlo, a seguito del quale è corso presso la loro casa di Plymouth, Connecticut, per trovare la moglie con una pistola in mano e i figli morti per terra.

L’uomo ha subito disarmato l’insegnante e chiamato i soccorsi, lui e il terzo figlio sono rimasti feriti. Purtroppo solo il bimbo di 7 anni si è salvato, ora verte in condizioni gravissime e si trova ricoverato in ospedale presso l’Hartford Children’s Medical Hospital.

L’insegnante soffriva di depressione

“Naomi è davvero cambiata all’inizio della pandemia di Covid, la sua depressione e gli episodi psicotici sono peggiorati, spesso aveva pensieri assurdi e suicidi”, ha raccontato alla polizia il marito Owen, sconvolto per l’accaduto. In base alla sua testimonianza, la moglie soffriva di depressione e forti sbalzi d’umore, da qualche mese inoltre aveva anche provato a togliersi la vita con un coltello. Naomi Bell è ora in manette e in attesa del giudizio del tribunale, il 12 gennaio 2021, rischia l’ergastolo per il terribile gesto compiuto.