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Berlino, insegnante di matematica accusato di cannibalismo

Cannibalismo

Nuova storia di cannibalismo in Germania, dopo il ritrovamento dei resti di un uomo.

Vicino a Berlino sono stati trovati i resti ossei di un 44enne, Stefan T., che era svanito nel nulla mesi fa. Le indagini hanno portato all’arresto di un 41enne residente nel quartiere di Pankow. I media tedeschi hanno lanciato un sospetto davvero terrificante. Si torna a parlare di cannibalismo in Germania, come hanno riportato Bild, Spiegel e diverse reti televisive.

Cannibalismo a Berlino

I resti ossei trovati vicino a Berlino sono di un uomo di 44 anni, Stefan T., che risultava scomparso dal 5 settembre scorso. L’uomo aveva lasciato il suo appartamento a Lichtenberg, che condivideva con un’altra persona, poco prima della mezzanotte, per poi sparire senza lasciare traccia. A denunciare la scomparsa è stato proprio il suo coinquilino. Le forze dell’ordine hanno indagato e sono arrivate all’arresto di un uomo di 41 anni, che di professione fa l’insegnante e che al momento è sospettato di omicidio, violenza sessuale e cannibalismo. Si tratta di un insegnante di matematica che lavorava in una scuola superiore di Berlino dal 2015. L’uomo ha lavorato anche come redattore per una casa editrice. Per il momento è rimasto nel silenzio più assoluto.

Gli inquirenti avevano già stretto il cerchio nell’ambito delle indagini. Dopo una segnalazione, la polizia ha trovato le ossa di una gamba umana in un campo a nord di Berlino. Le ossa erano totalmente prive di carne, come hanno svelato i media. I cani dell’unità cinofila hanno cercato indizi nell’appartamento dell’uomo arrestato, ma il portavoce della procura di Berlino non ha voluto dare ulteriori dettagli. Secondo le informazioni raccolte dal settimanale Der Spiegel, il sospettato e la vittima si erano conosciuti su un forum omosessuale. Nel corso di un incontro nell’appartamento ci sarebbe stato il delitto e l’episodio di cannibalismo. Si torna a parlare di cannibalismo, dopo che vent’anni fa i media hanno raccontato la storia del “cannibale di Rotenburg” Armin Meiwes, che aveva ucciso un esperto di computer conosciuto su internet. L’uomo sapeva quello che lo aspettava ma aveva dato il suo consenso e il tutto era stato documentato in un video. Meiwes è stato condannato all’ergastolo nel 2006.