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Cina: "Il coronavirus non è comparso qui, ma in Italia"

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La Cina usa uno studio pubblicato sul Tumori Journal per "scaricare la colpa" e affermare che il Coronavirus è nato in Italia nel 2019.

Sul Tumori Journal è stato pubblicato uno studio di medici italiani dell’Istituto Tumori di Milano inerente la presenza di anticorpi del Covid rinvenuta nei campioni di sangue prelevati tra settembre 2019 e febbraio 2020. Tale pubblicazione ha suscitato molti rumors mediatici in merito allo studio intitolato “Unexpected detection of SARS-CoV-2 antibodies in the prepandemic period in Italy” in cui si evince che tra 959 campioni di sangue addirittura 111 fossero in possesso degli anticorpi contro il Coronavirus.

Coronavirus, la Cina “accusa” l’Italia

Da questo articolo si deduce che sebbene ancora in Italia all’epoca dello studio realizzato non eravamo a conoscenza della presenza del Coronavirus, in verità, il virus circolava indisturbato nel paese.

In Cina è partita un’ondata mediatica al fine di veicolare la notizia che il virus fosse nato in Italia. Si legge in un articolo dell’autorevole Quotidiano del Popolo, del 17 novembre: “Un nuovo rapporto rilasciato da un’istituzione medica italiana mostra che la prima ondata del nuovo Coronavirus non è stata introdotta dalla Cina. Il virus è apparso nella regione italiana all’inizio del settembre 2019″.

A rincarare la dose il portavoce del Ministero degli Esteri della Cina che, sui social ha confermato l’ipotesi di che il Coronavirus sia nato in Italia: “L’analisi delle acque reflue italiane avevano dimostrato la presenza del coronavirus a Milano e Torino suggerendo che la fonte originale del nuovo coronavirus non fosse la Cina. La Cina non ha avuto alcuna epidemia sino a gennaio del 2020 mentre l’Italia ha rilevato la presenza del virus già l’inizio di dicembre. Non è solo l’Italia ma anche la Spagna e la Francia. Il momento in cui hanno rilevato il coronavirus nelle acque reflue è antecedente al momento in cui hanno avuto il primo paziente di coronavirus nel loro paese e ciò spiega un sacco di problemi”.