L’Oms torna ufficialmente in Cina per indagare sull’origine del Covid -19. L’Organizzazione mondiale della Sanità infatti ha deciso di inviare di nuovo i propri esperti nel Paese per raccogliere nuovi elementi utili a ricostruire l’origine e il meccanismo di diffusione del Coronavirus. Il viaggio è previsto nelle prossime settimane, ma si aspetta le indicazioni sulle disponibilità di Pechino.
Covid, Oms invia ispettori in Cina
La Cina ha accettato l’arrivo degli ispettori Oms e non ha posto il veto. Ad annunciarlo è stata la stessa Organizzazione mondiale della Sanità. Avrebbe infatti ricevuto nella giornata di lunedì 23 novembre rassicurazioni da Pechino sull’accoglienza riservata agli esperti internazionali. “Ci attendiamo una piena collaborazione e abbiamo avuto rassicurazioni dai nostri colleghi del governo cinese che il viaggio sul campo sarà facilitato e avverrà il prima possibile”. Queste le parole in conferenza stampa del direttore delle emergenze dell’Oms Michael Ryan.
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E ancora: “Dobbiamo essere in grado di avere un team internazionale sul posto che possa unirsi ai colleghi cinesi e guardare i risultati e gli esiti dei loro studi e verificare i dati sul campo”. Ryan si è anche complimentato con gli scienziati cinesi per “l’enorme quantità di indagini scientifiche” svolte su Covid -19.
E infine: “Tutti abbiamo bisogno di capire l’origine del virus. Sia noi che i cinesi abbiamo bisogno di capire da dove proviene per prevedere dove potrebbe riemergere in futuro”. Tra le ipotesi più accreditate fino a questo momento è che il virus killer sia passato da una qualche specie animale agli esseri umani in un mercato nella città di Wuhan.