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Morta di Covid Honestie Hodges: a 11 anni subì i soprusi della polizia

Morta Honestie Hodges, la ragazzina arrestata a 11 anni

Morta a 14 anni a causa del Covid, Honestie Hodges, la ragazzina che a soli 11 anni venne arrestata e ammanettata dalla polizia in Michigan.

É morta Honestie Hodges, la ragazzina che 3 anni fa, quando aveva solo 11 anni, era stata ammanettata durante un’operazione, dalla polizia del Michigan, stato nel quale viveva, e che aveva sollevato un’ondata di indignazione in tutta l’America per i metodi adottati dalla polizia nei confronti di una minore disarmata. Honestie purtroppo, non è riuscita a superare il Coronavirus, che ha spezzato la sua giovane vita.

Honestie Hodges morta per Covid

A raccontare la triste vicenda di Honestie, è stata la nonna Alisa Niemeyer, che tramite un post su Facebook, ha annunciato la scomparsa della nipote: -“È con il cuore estremamente pesante che devo dirvi che la mia bella, sfacciata, intelligente e amorevole nipote è andata via per stare con Gesù”.

Tutto è iniziato il 9 Novembre, giorno del suo compleanno, quando Honestie, ha sviluppato dei forti dolori allo stomaco. Dopo essere stata portata al Pronto Soccorso ed essere risultata positiva al Coronavirus, era stata rimandata a casa. Ma a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni si era reso necessario il ricovero presso il reparto di terapia intensiva dell’Ospedale pediatrico Helen DeVos di Grand Rapids. 

Nei giorni successivi aveva ricevuto trasfusioni di ferro e sangue a causa delle complicazioni; il 14 novembre era stata intubata ma le sue condizioni sono andate peggiorando, portandola poi al decesso.

L’episodio dell’arresto

Come detto Honestie venne arrestata, con tanto di manette ai polsi, dalla polizia quando all’epoca aveva solo 11 anni. Come ricostruito in seguito dai giornali d’oltreoceano, la polizia era alla ricerca di una donna afroamericana, accusata di un accoltellamento, proprio nel quartiere dove viveva Honestie con la sua famiglia. Quel pomeriggio, gli agenti si imbatterono, nel retro della loro casa, in Honestie e la madre, che si stavano preparando per andare al centro commerciale. Ad entrambe venne intimato l’alt e di mettere le mani sopra la testa, a quel punto gli agenti, nonostante le due non avessero niente a che vedere con l’operazione che la polizia stava conducendo, vennero arrestate, bambina compresa, con tanto di manette ai polsi.

La vicenda poi, fu confermata anche dalla body-camera di uno degli agenti che presero parte all’arresto. Nelle immagini è possibile vedere tutta la disperazione di una bambina di solo 11 anni, arrestata e trattata come un’adulta, da parte della polizia che in teoria dovrebbe dare protezione agli innocenti. 

L’episodio come era prevdedibile, scatenò una marea di critiche e di indignazione per l’operato della polizia di Grand Rapid, ma nonostate tutto, nessuno degli agenti coinvolti venne sottoposto a procedimenti disciplinari perché, formalmente, nessuna politica dipartimentale era stata violata.

Il Dipartimento riconobbe solo che gli agenti avevano commesso un errore per come si erano approcciati alla bambina, anche se nello stesso periodo, la polizia stava affrontando le critiche per un trattamento simile riservato a cinque adolescenti tenuti sotto tiro. Alla fine tutto si concluse in una bolla si sapone.

Dopo l’arresto

Dopo quel brutto episodio, Honestie decise di impegnarsi per migliorare la vita degli afroamericani, tanto che iscrisse al NAACP Youth Council, ramo giovanile della National Association for the Advancement of Colored People (Associazione nazionale per la promozione delle persone di colore). Nel 2018 poi il Dipartimento di polizia adottò quello che venne ribattezzato “Honestie Policy“, per l’utilizzo di azioni meno restrttive nei confronti dei giovani.