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Russia, uccisero il padre che le violentava: inizia il processo

Russia tre sorelle

Rischiano venti anni di carcere le tre sorelle che hanno ucciso il padre che le violentava.

Kristina, Angelina e Maria sono tre giovani sorelle russe che hanno deciso di fermare le violenze del padre Mikhail Khachaturyan, uccidendolo a coltellate nell’appartamento di famiglia. L’uomo torturava le figlie, le trattava come delle schiave e abusava di loro sessualmente.

Uccisero il padre che le violentava

Sono passati due anni dal delitto e all’epoca le tre sorelle avevano 19, 18 e 17 anni. Ora stanno per subire un processo, che inizierà martedì 2 dicembre. L’accusa è quella di omicidio premeditato e la pena potrebbe arrivare a venti anni di carcere. Nelle piazze e sul web moltissime persone stanno chiedendo giustizia per le ragazze e le vittime di violenza domestica. Il fatto è accaduto il 27 luglio 2018, quando Mikhail Khachaturyan, di 57 anni, è stato trovato morto sulle scale del condominio in cui viveva con le figlie. Aveva ferite da taglio sul collo e sul petto. Per il delitto sono state arrestate le tre figlie della vittima, che hanno deciso di uccidere il padre dopo l’ennesima violenza. L’uomo, infatti, le aveva intossicate con uno spray urticante, causando nella sorella maggiore una crisi di asma. Le tre sorelle, che venivano torturate e violentate da anni, hanno aspettato che si addormentasse per colpirlo con un coltello e un martello. L’uomo ha cercato di scappare, ma sulle scale gli hanno inferto la coltellata mortale.

Sulle tre grava la ferocia dell’attacco al padre registrato dalle telecamere di sorveglianza, nonostante ci siano testimonianze, perizie di medici e psicologi che confermano la versione delle ragazze, che sono state torturate per molti anni. A Gennaio 2019 è arrivata l’accusa di omicidio premeditato, per cui rischiano fino a 20 anni di reclusione. Il caso delle tre sorelle ha fatto scalpore ed è stato riportato in tutto il mondo. Sono state avviate moltissime petizioni sui social network, con una raccolta di 115 mila firme di persone che si sono riversate nelle piazze per chiedere giustizia per le sorelle e per tutte le vittime di violenza domestica. Nel 2017 in Russia è stata approvata una legge per depenalizzare i reati in ambito familiare. Le violenze che non provocano quelli che vengono definiti “seri danni corporali” sono puniti con una multa di 300 euro e 15 giorni di arresto. L’Associazione “Anna”, contro la violenza sulle donne, ha voluto sottolineare che ogni anno in Russia vengono uccise 9.600 donne nell’ambito familiare.