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Coronavirus, Ue pensa a linee guida per Natale e Capodanno

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Niente spostamenti, assembramenti e canti in chiesa: queste sono alcune linee guida prevista dall'Ue per Natale e Capodanno.

Per scongiurare il pericolo di una terza ondata di coronavirus, l’Ue starebbe pensando ad una serie di linee guida per Natale e Capodanno. Niente cenoni e limite massimo di invitati in casa, con obbligo di mascherina. Nessun evento di massa per l’ultimo dell’anno. Restrizioni anche per le cerimonie religiose, dove saranno vietati i canti in chiesa.

Natale e Capodanno: le linee guida Ue

L’Ue prevede una terza ondata covid per gennaio 2021, e per questo motivo starebbe pensando a delle linee guida da attuare a Natale e Capodanno. Si tratta di un insiem edi raccomandazioni chiamata Stay Safe Strategy, con linee non vincolanti ma fortemente consigliate per tutti gli stati membri.

Secondo quanto riporta La Repubblica, mercoledì 2 dicembre l’Unione Europea potrebbe ufficializzare il tutto, permettendo così a tutti i membri di organizzarsi in tempo per le feste natalizie.

Niente assembramenti

In prima battuta, questo “regolamento” europeo vieterà l’organizzazione di eventi di massa a Natale e Capodanno, prevedendo regole ferre per piccoli incontri sociali. Bisognerà sempre assicurare il distanziamento e sarà obbligatoria la mascherina.

Sarà da stabilire il numero massimo di invitati nelle case, con il consiglio di creare una “bolla” ristretta di persone con le quali passare le vacanze. In Inghilterra il governo starebbe pensando di lasciare la possibilità ai nuclei familiari di trascorrere insieme le giornate dal 24 al 28 dicembre. Come incoraggiato da Bruxelles, non si esclude la possibilità del coprifuoco alle 22.

Cerimonie religiose e turismo

L’Ue pensa anche alle gestione delle cerimonie religiose. Come già fatto in alcuni paesi durante la pandemia, l’opzione delle messe e attività liturgiche in streaming, via tv o radio rimane la più accreditata.

Rimarrà obbligatorio l’utilizzo della mascherina in chiesa, ma saranno probiti i canti, ritenuti canali di diffusione del virus. Per quanto riguarda il turismo, Bruxelles non si pronuncerà sugli sport invernali. Come sappiamo, però, in Italia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha già vietato gli sport invernali.

Infine, un accenno sulla riapertura delle scuole. L’UE chiederà ai governi di allungare il periodo di stop della didattica in presenza. Ancora non è chiaro se l’intenzione è quella di allungare le vacanze oppure riaprire a metà gennaio, continuando con la didattica a distanza.