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Ballerina dello Staatsballett licenziata per il colore della pelle

licenziata per il colore della pelle

Chloè, ballerina dello Staatsballett di Berlino, ha denunciato di essere stata licenziata per il colore della sua pelle.

Accuse pesanti qulle che sono cadute sulla testa dello Staatsballett di Berlino, accusato di aver licenziato colei che doveva essere la prima ballerina nello spettacolo “Il lago dei cigni”, solo perchè di carnagione scura.

Ballerina licenziata per il colore della pelle

Chloé Anais Lopes Gomes, questo il nome della ballerina, è stata licenziata dallo Staatsballett di Berlino, per via della sua pelle troppo scura, che mal si accordava con l’omogeneità del corpo di ballo. Pertanto secondo la maestra di danza, originaria della Germania Est, si sarebbe dovuta sbiancare la faccia per ottenere la parte.

Cose del genere sono davvero dure da sentire, perchè di solito un ballerino/a, non viene scitturato per via della sua poca bravura, non per il colore della sua pelle. Ecco quindi che Chloé, ha deciso di raccontare tutto e a raccogliere la sua testimonianza è stato il giornale tedesco Tagesspiegel.

La vicenda

Chloè, nata a Nizza, francese di origini capoverdiane, a fine Ottobre non aveva avuto il rinnovo del contratto, ufficialmente “perché non aveva le qualità artistiche richieste”, ufficiosamente per via del colore della sua pelle. Dopo che il direttore artistico Johannes Öhman, ha lasciato la compagnia a inizio 2020, il suo posto è stato preso dalla direttrice artistica pro-tempore, Christiane Theobald. Ed è qui che iniziano i dolori, visto che, con l’uscita di scena di Öhman contrario da sempre alla pratica del whitefacing, la maestra di danza ha iniziato a farle pressioni per sbiancarsi la faccia, in quanto: -“Una nera nel corpo di ballo non dovrebbe essere scritturata perché non è estetica e tantomeno omogenea, meglio se si sbianca la faccia, se vuole interpretare Il Lago dei Cigni”.

Queste le parole vergognose, che Chloè si è sentita rivolgere, oltre, secondo il racconto di diversi testimoni, ad essere corretta di continuo per il suo modo di ballare.

Dopo questo ennesimo increscioso episodio, e dopo la seconda denuncia di Chloè alla direttrice Theobald, visto che la prima era già stata fatta a Marzo, sempre per la stessa richiesta da parte della maestra di danza, ma quella volta si trattava di un servizio fotografico, ecco arrivare ad Ottobre la comunicazione proprio della Theobald del suo licenziamento perchè “non adatta al corpo di ballo di Berlino in quanto priva delle qualità artistiche richieste”.

Motivazione poco credibile alla luce del curriculum di Choè: formatasi all’Ecole nationale supérieure de Danse di Marsiglia e alla Bolshoi Academy, prima degli ingaggi nel 2012 al Ballet de l’Opera di Nizza, nel 2013 al New English Ballet Theater e infine nel 2018 al Béjart Ballet allo Staatsballet berlinese.

Prove anche su un altro insegnante

Secondo quanto riportato dal Tagesspiegel, ci sarebbero le prove anche contro un altro insegnante, accusato di aver paragonato una bellerina messicana a Pocahontas, deriso i ballerini asiatici imitando le loro lingue ed esortato i ballerini omosessuali a non comportarsi come dive, oltre ad un clima di terrore che aleggia all’interno della scuola, dato dall’enorme potere degli insegnanti.

Polemiche anche nel settore: la rivista tedesca “Ballett Journal”, ad esempio, scrive della vicenda con un articolo dal titolo “come una cattiva ballerina si mette in scena come vittima”.

Vedremo se ci saranno delle conseguenze, alla lud di questi fatti, che altro non si possono definire, se non di razzismo.