> > Usa, medico pratica la fecondazione assistita impiantando il suo seme

Usa, medico pratica la fecondazione assistita impiantando il suo seme

Fecondazione assistita

Uno dei maggiori esperti di fecondazione assistita, il medico americano Quincy Fortier, ha effettuano numerose inseminazioni usando il suo sperma.

Una recente scoperta ha rivelato che il medico americano Quincy Fortier, considerato uno dei più rinomati esperti nell’ambito della fecondazione assistita, abbia impiantato nelle sue pazienti il proprio seme piuttosto che quello dei rispettivi mariti. Attualmente, si stima che l’uomo abbia avuto almeno 36 figli.

Fecondazione assistita: medico impianta il suo sperma

Il dottor Quincy Fortier si era specializzato nella pratica dell’inseminazione artificiale già all’inizio degli anni ’70 del secolo scorso. Nel 1991, era stato insignito del premio ‘medico dell’anno’ in Nevada per l’impegno dimostrato nel suo lavoro ed anche stato uno dei primi ad aprire una struttura sanitaria destinata alle donne, situata a Las Vegas.

Per decenni, quindi, il dottor Quincy Fortier ha tentato di soddisfare il bisogno delle donne di diventare madri. In queste occasioni, per realizzare la procedura, l’esimio professionista chiedeva regolarmente un campione di sperma ai mariti delle sue pazienti, garantendo che il materiale genetico consegnato sarebbe stato poi impiantato nell’ovulo delle consorti. È emerso, però, che Fortier attuava una procedura estremamente diversa da quella ufficialmente prevista e dichiarata poiché l’uomo fecondava gli ovuli destinati all’inseminazione con i propri spermatozoi.

Sulla base degli elementi attualmente raccolti, non è possibile stabilire quali sono state le ragioni che hanno spinto il medico ad assumere una simile condotta. D’altronde, sono molti gli interrogativi che potrebbero restare insoluti in quanto il dottor Fortier è morto nel 2006, all’età di 94 anni.

L’incredibile scoperta della detective Wendy Babst

La notizia è stata svelata quando Wendy Babst, appassionata detective nonché figlia di una delle ex pazienti di Quincy Fortier, ha deciso di ricostruire il suo albero genealogico. Sottoponendosi all’esame del DNA, il database non ha riscontrato nessuna affinità con il materiale genetico del padre ma ha associato il campione esaminato al DNA del medico ormai defunto.

La detective, allora, ha deciso di approfondire la questione e, secondo le prime ricostruzioni e indagini effettuate, è stato reso noto che Fortier ha avuto dalle donne che gli si rivolgevano in cerca di aiuto almeno 36 figli.

La storia di Wendy Babst ha avuto una risonanza tale da spingere Hannah Olson a realizzare un documentario che racconti l’incredibile vicenda, intitolato ‘Baby God’.