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Medico denuncia la fine dei posti in terapia intensiva: licenziato

Medico denuncia terapia intensiva

Denuncia la carenza di posti in terapia intensiva in Arizona, medico viene licenziato dal nosocomio.

Cleavon Gilman, medico dell’ospedale Yuma Regional Medical Center, in Arizona, lo scorso 22 novembre aveva denunciato su Twitter che i posti letto in terapia intensiva nello Stato fossero finiti. Il suo messaggio, in poche ore, aveva ottenuto migliaia di condivisioni, ma a tanto successo social non era corrisposto un eguale trattamento da parte del nosocomio nel quale prestava servizio. Gilman è stato infatti licenziato, dando il via ad un’intensa polemica. L’ospedale parla di malinteso, ma la tempistica del licenziamento fa pensare ad una vendetta da parte della struttura.

La denuncia di un medico sulla terapia intensiva

Al fianco del medico licenziato per aver diffuso la notizia sulla terapia intensiva si è schierato anche il neo presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che ha espresso solidarietà all’uomo affermando di essere al suo fianco. Gilman, veterano della guerra in Iraq, si era trasferito in Arizona da New York per combattere il covid-19. Poi il licenziamento: “Mi hanno detto che era a causa dei tweet e non potevo crederci, perché si trattava di informazioni accurate che ho pubblicato per informare i cittadini. È una grave ingiustizia e non sta accadendo solo a me. I medici di tutto il mondo hanno paura di parlare”.

Diversa è la versione del nosocomio che al Washington Post ha affermato addirittura di non aver mai licenziato il medico, aggiungendo poi che lo stesso sarebbe tornato operativo durante il fine settimana. Un tentativo di far rientrare una brutta figura? Probabile, ma almeno il medico dovrebbe riavere presto il proprio lavoro.