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Giappone, il serial killer di Twitter è stato condannato a morte

serial killer di twitter condannato a morte

L’uomo aveva escogitato delle tecniche social piuttosto accattivanti per le vittime prescelte: decisa una pena esemplare per il killer seriale.

Dopo 3 anni dall’arresto, Takahiro Shiraishi, meglio conosciuto come il serial killer di Twitter, è stato condannato con la pena di morte in Giappone. L’assassino ha brutalmente ammazzato nove persone: si tratta di otto donne e di un uomo.

Il serial killer di Tokyo

Il tribunale ha comunicato la pena capitale per il 30enne che ha ucciso e smembrato i corpi delle vittime in un appartamento di Tokyo. L’uomo sceglieva con cura le vittime su Twitter: quasi sempre si trattava di giovani con tendenze autolesioniste.

Il caso del seriale di Twitter è soltanto il singolo esempio di una lista purtroppo lunga: basta andare indietro nel tempo per trovare il killer dello Zodiaco oppure il più recente maniaco del Volga.

La scelta delle vittime

Il nickname “Hanging pro” e le immagini manga erano soltanto la parte di un piano che puntava ad accattivare le sue vittime per raggiungere lo scopo prefissato. L’uomo ha chiesto ad alcune persone di suicidarsi insieme, ma il suo vero obiettivo era quello di uccidere o far morire le persone con cui instaurava un rapporto online.

L’arresto del killer seriale

Con la scusa di un incontro l’uomo rinchiudeva le vittime in un appartamento per poi ucciderle e decomporle. Chi lo ha incastrato, per fortuna, è stato proprio il fratello di una seguace su Twitter. Grazie alla collaborazione di un’altra persona il killer di Twitter è stato arrestato dalla Polizia. Nella casa dell’orrore è successivamente avvenuto il macabro ritrovamento delle vittime conservate per terra e anche in alcuni freezer rinvenuti all’interno dell’appartamento.