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Proposta francese, è polemica: "Potranno spostarsi solo i vaccinati"

Vaccino

Si è scatenata una forte polemica dopo che il Governo francese ha proposto di permettere gli spostamenti solo alle persone vaccinate.

Il contenuto di una proposta di legge del primo ministro francese, Jean Castex, sta facendo molto discutere. Si è parlato di un “passaporto sanitario” per l’accesso ai mezzi di trasporto e per frequentare determinati ruoli e svolgere determinate attività. Le misure scelte dal primo ministro hanno scatenato un’accesa polemica.

La proposta francese

Tra le varie misure che vuole intraprendere il primo ministro per “garantire la salute pubblica” in un contesto di emergenza sanitaria, c’è anche quella di “subordinare gli spostamenti delle persone, il loro accesso ai mezzi di trasporto o a determinati luoghi, nonché l’esercizio alcune attività alla presentazione dei risultati di un test di screening che dimostri che la persona non è malata o contaminata, dopo il trattamento preventivo, inclusa la somministrazione di un vaccino, o di un trattamento curativo“. “Il governo vuole darsi gli strumenti per creare cittadini di serie b: le persone che non si vaccineranno potrebbero vedersi limitate nei loro spostamenti, in alcuni luoghi, trasporti e attività” ha spiegato Marion Maréchal, la nipote di Jean-Marie Le Pen, fondatore del Front National, tra i primi politici che ha sollevato il caso. “Non si può immaginare una cittadinanza di seconda classe per i non vaccinati, è dannoso e liberticida” ha aggiunto su Twitter Marine Le Pen, presidente del Rassemblement National. Nicolas Dupont-Aignan, del partito sovranità Debout la France, ha parlato di dittatura sanitaria. “Il governo approfitta delle feste per attaccare le libertà individuali dei francesi” ha dichiarato.”Ho creduto ingenuamente che nel nostro Paese il rispetto della libertà fosse la regola e le sue restrizioni un’eccezione” ha spiegato Guillaume Peltier, dei Républicains, prendendosela con il presidente Emmanuel Macron, che ha assicurato che la vaccinazione contro il Covid non sarebbe stata obbligatoria.

Su questo testo si è scatenata una forte polemica, tanto che è arrivato il rinvio al mese di aprile. La proposta di legge “non è stata ritirata“, come ha chiarito Olivier Véran, ministro della Salute, ma il dibattito in Parlamento è stato posticipato a quando il Paese sarà “uscito dalla crisi“. “La vaccinazione contro il Covid non diventerà obbligatoria e questo progetto di legge non ha niente a che vedere con la crisi sanitaria attuale” ha precisato il ministro. Le misure servono per affrontare le emergenze sanitarie future. Secondo un sondaggio citato da Euronews, i francesi sono i più scettici d’Europa sulla questione vaccino e solo uno su due vorrebbe farlo. Le polemiche, intanto, non si calmano. “È fondamentale che l’Europa renda nota la sua posizione sull’obbligo dei vaccini e il passaporto sanitario. Quello di Parigi risulta un approccio autoritario allarmante, che elimina le procedure democratiche normalmente necessarie per imporre limitazioni alle libertà individuali” ha spiegato l’europarlamentare leghista Vincenzo Sofo, che ha chiesto più trasparenza. La Commissione, come ha spiegato, dovrebbe chiarire quale sia “la sua posizione in merito, per capire se considera quella del Governo francese un’iniziativa da stigmatizzare oppure da replicare anche negli altri Stati membri, nonché se intenda disincentivare o meno l’adozione di strategie come l’obbligo vaccinale o come l’applicazione di restrizioni per i cittadini che decidono di non sottoporsi a vaccinazione“.