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Libia, 13 migranti dispersi nel Mediterraneo da Natale

Libia

Un’imbarcazione con 13 migranti a bordo è partita dalla Libia a Natale per le coste europee, naufragando nel Mediterraneo senza lasciare traccia.

Il giorno di Natale, un barcone improvvisato con a bordo 13 persone ha lasciato le coste della Libia per raggiungere il continente europeo. Il maltempo, tuttavia, ha causato il naufragio dell’imbarcazione e, pertanto, si è persa ogni informazione relativa ai migranti che hanno partecipato al drammatico viaggio.

13 migranti dispersi nel Mediterraneo da Natale

Il deputato Leu Eramo Palazzotto è stato tra i primi a denunciare quella che potrebbe essere ricordata come l’ennesima tragedia avvenuta in mare nell’ambito del fenomeno delle migrazioni. Il deputato ha segnalato la vicenda attraverso un tweet esprimendosi nel seguente modo: «Dal giorno di Natale, ci sono 13 perone a bordo di un barchino in balia di onde alte tre metri. Non si hanno più loro notizie e si teme il peggio. Mrcc Italia e Malta intervengano con una missione di ricerca e soccorso prima che sia troppo tardi».

L’episodio ha allarmato anche l’organizzazione umanitaria Mediterranea Saving Humans, contattata dai parenti dei migranti dispersi in mare per rendere nota e pubblica la partenza del barcone dalla Libia. La segnalazione è stata effettuata tramite il call center Alarm Phone, istituito proprio per ricevere indicazioni relative alle imbarcazioni che riscontrano difficoltà nel Mediterraneo. A questo proposito, sulla piattaforma ufficiale dell’organizzazione umanitaria Mediterranea Saving Humans è comparso un avviso in cui si evidenzia che «le condizioni meteomarine peggiorano» e che, pertanto, le «Autorità di Marta e Italia sono allertate».

Inoltre, il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, Alarm Phone ha diramato un annuncio sui propri canali social dichiarando che i 13 migranti sono considerati dispersi in mare dalla notte precedente. A nulla, però, sono valsi i tentativi del call center di contattare le persone sparite nel Mediterraneo.

Allarm Phone, quindi, ha dichiarato: «Siamo molto preoccupati poiché le condizioni meteo stanno peggiorando rapidamente. Speriamo che i dispersi siano ancora tutti vivi».

Numerose, poi, sono state le segnalazioni circa l’imbarcazione fatte alle autorità libiche che, tuttavia, non risultano essersi attivate per organizzare operazioni di ricerca e di soccorso né, tantomeno, è stato comunicato alcun ritrovamento del barcone.

L’intervento di Sea Watch

Al pari dell’organizzazione umanitaria Mediterranea Saving Humans e del call center per migranti Alarm Phone, anche Sea Watch ha contattato le autorità competenti per essere aggiornata sulla sorte dei dispersi: «Dove sono? Tredici persone sono fuggite dalla Libia su un barchino di vetroresina e, da giorni, non si hanno più notizie di loro. Il mare è in pessime condizioni, con onde fino a tre metri, Malta e Italia lancino immediatamente una operazione di ricerca e soccorso».

Parole simili, quindi, a quelle postate su Twitter del deputato Leu Palazzotto. Tuttavia, nessuna comunicazione ufficiale è stata, per ora, rilasciata dalle autorità chiamate a rispondere della vicenda.

Naufragi e sbarchi nei giorni delle festività natalizie

La tragica esperienza vissuta dai 13 migranti libici dispersi nel Mediterraneo è analoga a quella di altre situazioni verificatesi nel corso delle festività natalizie. Il giorno della Vigilia di Natale, ad esempio, un natante con a bordo circa 40 migranti è naufragato al largo di Sfax, in Tunisia. Tra questi, sono stati ripescati 20 cadaveri e 5 sopravvissuti mentre le altre persone che avevano scelto di partecipare al viaggio non sono ancora state ritrovate. Il giorno di Santo Stefano, invece, sono sbarcati a Cala Madonna, a Lampedusa, 100 migranti, scaraventati con la loro barca su una scogliera dal maltempo.