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Covid, segretario Usa: "Scappato da laboratorio, ci sono le prove"

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Ad accusare la Cina è Matthew Pottinger, vice National Security Advisor degli Usa

Secondo Matthew Pottinger, vice National Security Advisor degli Usa, ci sarebbero “sempre più prove” che il Covid sia scappato da un laboratorio governativo a Wuhan, in Cina. “Il laboratorio cinese è la più probabile sorgente del virus”, continua Pottinger, da sempre critico di Pechino. La sua accusa è stata rilanciata in una riunione via Zoom con alcuni parlamentari britannici.

“Il Covid è scappato da un laboratorio”

Stando al parere di Pottinger, le ultime indicazioni dell’intelligence puntano all’ultra segreto Istituto di Virologia di Wuhan. Questo sarebbe ad appena 18 chilometri dal mercato con i pipistrelli vivi, che viene a oggi indicato come la prima fonte del coronavirus. La rivelazione è dunque stata riportata dal Daily Mail, il quale ha definito Pottinger un “rispettato” funzionario dell’Amministrazione Trump.

Pottinger fu tra i primi al mondo, fin da gennaio 2020, a indicare il laboratorio come sorgente del Covid. Da poco ha quindi ribadito che il virus può essere sfuggito, “a causa di una fuga o di un incidente”. Inoltre, rivela, “anche figure dell’establishment cinese a Pechino hanno apertamente escluso la storia del mercato”.

Il segretario Usa non risparmia accuse nemmeno nei confronti dell’OMS, che definisce un “esercizio alla Potemkin“. Il riferimento è ai falsi villaggi fatti costruire nel ‘700 in Crimea per convincerne l’imperatrice Caterina che il paese era in buone condizioni.