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Vaccino Covid, perché Pfizer ritarderà la consegna delle dosi

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A poche settimane dall’inizio delle vaccinazioni tutta l’Europa sarà interessata dal ritardo delle consegne delle dosi da parte di Pfizer.

L’Italia come tutta l’Europa saranno interessate a partire dal 18 gennaio da un rallentamento significativo della consegna dosi del vaccino Covid di Pfizer e BioNTech, un problema non da poco che potrebbe coincidere con il secondo richiamo per migliaia di persone che hanno già ricevuto la prima dose del vaccino.

Una criticità che è stata denunciata anche dal commissario all’emergenza Domenico Arcuri che contestualmente ha annunciato che potrebbe arrivare a prendere dei provvedimenti. L’Italia in particolare riceverà il 29% in meno di dosi. Si tratta di una quantità significativa che potrebbe portare diversi medici, a quanto si apprende, ad usare le dosi del vaccino di Moderna che sarebbe compatibile con quello di Pfizer.

Perché questo ritardo? Stando a quanto riportato da Reuters i ritardi da parte della casa farmaceutica Pfizer sarebbe dovuti a alla necessità di implementare la produzione delle dosi che avrebbe portato alle modifiche dello stesso processo produttivo, un’esigenza che tuttavia si è riflessa in un rallentamento della produzione e di conseguenza sulle consegne.

Perché la consegna del vaccino è in ritardo

La consegna del vaccino Pfizer subirà un rallentamento a partire dalla terza settimana di gennaio. Si tratta questo di un problema non da poco che ha interessato tutta l’Europa oltre che l’Italia che riceverà il 29% delle dosi in meno. “Vi chiediamo di mettervi in contatto con BioNTech-Pfizer con urgenza per richiedere una spiegazione pubblica e sottolineare la necessità di garantire stabilità e trasparenza delle consegne tempestive” si legge in una nota di sei Paesi all’Unione Europea (Svezia, Finlandia, Danimarca, Estonia, Lituania e Lettonia).

Proprio a proposito di questo ritardo è stato aggiunto nella nota: “Ad alcuni è stata data una scadenza dell’8 febbraio 2021, altri non hanno avuto informazioni sulla durata del previsto calo delle consegne”. Nel frattempo il Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha dichiarato: “Non appena ho saputo del ritardo nella produzione di Pfizer, ho chiamato l’amministratore delegato, che mi ha rassicurato che tutte le dosi previste per l’Ue saranno consegnate nel primo trimestre”.