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Covid, Israele pubblica dati vaccinazione di massa: "Vaccino limita diffusione"

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Lo stato di Israele rimane ancora in testa alla corsa per immunizzare la sua intera popolazione.

Lo stato di Israele ha superato la soglia di 1,7 milioni di dosi di vaccino anti Covid somministrate su quasi 9 milioni di abitanti (19,55 per 100 abitanti). Rimane per questo motivo ancora in testa alla corsa per immunizzare la sua intera popolazione. Al secondo posto, per dosi somministrate ogni 100 abitanti, troviamo Emirati Arabi Uniti (941.556 vaccinati, 9,52 ogni 100 abitanti, dato fermo all’8 gennaio), Bahrein (78.291 e 4,87), Regno Unito (quasi 1,5 milioni e 4,6 all’8 gennaio) e Usa (6,69 milioni e 12,02). Ma è da Israele che arriva una buona notizia: sembrerebbe, infatti, che il vaccino Pfizer potrebbe non soltanto proteggere dal virus, ma anche limitare la trasmissione del Covid-19 stesso.

Covid, Israele pubblica dati vaccinazione di massa

Stando a quanto riporta il Wall Strett Journal, i primi dati analizzati dagli scienziati in Israele, dove è in corso la più imponente vaccinazione di massa al mondo, mettono in luce un importante risultato: l’abbattimento dei contagi da Covid.

Le ipotesi sulla trasmissione del Covid sono state permesse in seguito alle tante dosi distribuite nello stato. Ricordiamo, infatti, che a inizio gennaio, le somministrazioni in Israele andavano talmente bene che lo stato ha dovuto interrompere la campagna di vaccinazione, questo perché aveva esaurito velocemente tutte le dosi che ha avuto a disposizione. A rendere noto dello stop era stato il ministro della Salute Yuli Edelstein nella mattinata di martedì 5 gennaio. Quest’ultimo ha anche dichiarato che 1.224.000 israeliani hanno ricevuto la prima dose, circa il 12% della popolazione del paese.

In questa corsa all’immunità della popolazione al Covid, rimangono indietro moli stati europei. L’Italia è recentemente diventata il primo Paese in Ue per dosi somministrate (504.587 al 9 gennaio), e secondo per dosi ogni 100 abitanti (dopo la Danimarca).