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Gli "ippopotami della cocaina" di Pablo Escobar rischiano l'abbattimento

i coccodrilli della cocaina di pablo escobar

Sembra che gli "ippopotami della cocaina", al tempo importati illegalmente in Colombia da Pablo Escobar, rischiano l'abbattimento perché contro natura.

Stando alle ultime ricerche, gli scienzati ritengono che gli ippopotami della cocaina” di Pablo Escobar siano pericolosi, come dimostrano tutti i danni che stanno causando in Colombia. Gli ippotami in questione, non originari del paese sudamericano, furono importati illegalmente e attualmente gli studiosi protendono per il loro abbattimento. Curioso come rischino di patire la stessa fine del famoso narcotrafficante da Escobar, ucciso da colpi di arma da fuoco.

“Ippopotami della cocaina” di Escobar a rischio

A quanto pare la colpa di questi enormi mammiferi sembra essere quella di essersi riprodotti rapidamente nel tempo, fino ad arrivare ad essere considerati come la più grande specie invasiva del nostro pianeta. Non essendo originari della zona, gli ippopotami hanno scombullasato l’ecosistema, dal momento che non sono cacciati da nessun predatore; la conseguenza è non avere un controllo naturale sulle nascite. Stando, infatti, ai dati ufficiale abbiamo assistito alla venuta al mondo di circa 80-100 nuovi ippopotami.

Con le previsioni che stimano un incremento allarmante nei prossimi due decenni, gli scienzati, almeno per il momento, non vedono altra soluzione che il controllo demografico. Tale soluzione è addirittura coadiuvata dall’ecologista Nataly Castelblanco-Martinez, la quale ha esplicitamente ammesso, tramite un’intervista al Telegraph, che “nessun’altra strategia potrà funzionare“.

Ma in che modo gli ippopotami della cocaina possono danneggiare la natura?

I rischi per l’ambiente

Le feci e le urine di questi animali sono ritenute tossiche e minacciose per la fauna selvatica. E come se non bastesse ciò, possono infettare altre specie, tra cui gli esseri umani.

Tuttavia, è necessario sottolineare anche che l’idea di sopprimere questi ippopptami non è stata la prima soluzione a cui si è arrivati. In un primo momento, infatti, si era pensato alla castrazione, similmente a quella che si applica a cani e gatti. Ciononostante, riportando le affarmazioni del funzionario governativo per l’ambiente, David Echeverri Lopez, tale risoluzione per limiti di tempo non è più ritenuta applicabile.

Appare, dunque, evidente che è ormai sia inevitabile la strada che porta all’esito più violento: l’uccisione controllata degli “ippopotami della cocaina”.