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Covid-19 in Libano: violente proteste contro il lockdown

Covid-19 in Libano, le violenti proteste

Gravissime le proteste dopo le misure imposte dalla politica locale.

Un’altra notte di scontri è avvenuta a Tripoli, nel Libano, a causa delle restrizioni imposte dal governo per frenare il contagio da Covid-19. Nella cittadina sono in corso violenti scontri che hanno provocato l’uccisione di due manifestanti. Secondo quanto riportato da Skytg24 vi sarebbero oltre 300 feriti e due vittime. Durante le proteste la sede municipale è stata data alle fiamme.

Covid-19, proteste in Libano

I manifestanti hanno protestato a causa delle restrizioni imposte dal Covid-19 che stanno creando gravissime conseguenze per la crisi economica già comunque grave nel Paese. La povertà è aumentata, così come la tensione nei confronti della politica locale. Il sindaco di Tripoli, Riad Yamaq, ha parlato di ciò che sta accadendo nella cittadina libanese: “È un atto vile, che va contro i principi della mobilitazione anti-governativa”.

Numerose persone si sono radunate vicino le dimore di alcuni dei politici più conosciuti a Tripoli. A fuoco i rifiuti e danneggiati numerosi sistemi di videosorveglianza. “Bisogna arrestare questi criminali – ha commentato il primo cittadino Yamaq – perché siano ritenuti responsabili di ciò che hanno commesso”. Nel frattempo è stato ufficialmente chiesto l’avvio di un’inchiesta per fare luce sulle violenze.

Cosa accade nel mondo

I momenti di tensione non si placano anche in altre zone del mondo. Un uomo di 71 anni armato è stato bloccato nei pressi del Congresso statunitense a Washington. C’è invece chi non rispetta in alcun modo le regole e balla tranquillamente in un commissariato di polizia parigino. La Procura di Parigi ha comunque annunciato di voler sanzionare gli ufficiali di polizia.