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Chernobyl, morto di covid il pilota che volò sopra alla centrale

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All'età di 78 anni è morto di covid Antoshkin, ex pilota che volò sopra la centrale di Chernobyl per arginare il reattore 4.

All’età di 78 anni è morto di covid Nikolai Antoshkin, generale russo e pilota di elicotteri che volò sopra uno dei reattori della centrale di Chernobyl, per spegnere il reattore. Insieme ad altri “liquidatori”, nel 1986 rischiò la vita a causa delle radiazioni, e in seguito venne nominato “eroe nazionale” della Russia.

Covid, morto pilota centrale Chernobyl

Nikolai Antoshkin, pilota russo che volò in elicottero sopra uno dei reattori della centrale di Chernobyl è morto di covid. Il 17 gennaio 2021, si è spento all’età di 7 8 anni l’ex generale.

Dopo una grave malattia, il nostro compagno, deputato della Duma di Stato, eroe dell’Unione Sovietica Nikolay Timofeyevich Antoshkin è morto“. Così riporta un comunicato ufficiale del parlamento russo.

Addio al “liquidatore”

Dal 2014 era un deputato del partito Russia Unita, ma l’aver guidato una flotta di elicotteri sopra alla centrale ucraina nel 1986 gli conferì la nomina di “eroe nazionale“.

Insieme ad altri cosiddetti “liquidatori“, Antoshkin volò con il suo elicottero sopra al reattore numero 4 della centrale, con la missione di sigillarlo ed evitare così un disastro nucleare.

Come sappiamo dalle cronache, nel 1986 per circa due settimane oltre 100 elicotteri hanno arginato la fuoriuscita di radiazioni dal reattore con sabbia, boro e altri materiali. Un’operazione altamente mortale, dato che tutti gli addetti ai lavori erano quotidianamente esposti alle radiazioni.

Molti di loro morirono qualche giorno dopo. Altri inevitabilmente riscontrarono molteplici forme di cancro irreversibili. Antoshkin era uno dei pochi fortunati a esser scampato dalle radiazioni, ma al contrario il coronavirus gli è risultato fatale.