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Alexandria Ocasio-Cortez: "Sono sopravvissuta a una violenza sessuale"

Come sono sopravvissuta ad una violenza sessuale, Alexandria Ocasio-Cortez

In una diretta Instagram la deputata statunitense ha raccontato l'assalto al Campidoglio e la violenza sessuale subita anni prima.

Alexandria Ocasio-Cortez, nota anche semplicemente con le sue iniziali, AOC, è la rappresentante in carica del Partito Democratico statunitense. Durante una diretta su Instagram racconta lassalto al Campidoglio del 6 gennaio scorso e come in quell’occasione sia riemersa la paura legata a un trauma che ha subito anni fa, ossia una violenza sessuale: “Pensavo di essere morta“, dice in lacrime, rivivendo quel momento.

Alexandria Ocasio-Cortez racconta la violenza sessuale

Il 6 gennaio, durante l’attacco al Campidoglio, Ocasio-Cortez racconta di essersi nascosta nel bagno del suo ufficio, mentre sentiva dei colpi sui muri e la voce di un uomo che urlava: “Dov’è lei? Dov’è lei?“. Alexandria descrivendo quei momenti sottolinea come, quando subiamo un trauma, i traumi in maniera conseguenziale si accumulano.

La politica dice anche che: “Ho capito subito che non sarei dovuta andare in bagno. Sarei dovuta andare nell’armadio“, perchè quando ha compreso che chiunque potesse entrare nel suo ufficio, era troppo tardi. Solo quando un membro dello staff l’ha rassicurata dicendo che poteva uscire dal bagno perchè era al sicuro, racconta di aver visto nel suo uffucio un agente della polizia del Campidoglio; così assieme al suo team ha lasciato l’edificio e si sono recati negli uffici della rappresentante della California, Katie Porter.

Molti hanno detto a Ocasio-Cortez di andare avanti dopo l’attacco, per tutta risposta la donna si è detta frustata perchè è facile dire a qualcun altro di dimenticare o di “scusarci, queste sono le stesse tattiche degli aggressori. O meglio, sono le tattiche che gli aggressori usano”, ma quando ciò accade in prima persona, a se stessi ci si promette solo che non accadrà di nuovo. “Non lascerò che accada di nuovo. Non lascerò che accada di nuovo a me. Non lascerò che accada di nuovo alle altre persone che sono state di nuovo vittime di questa situazione. E io non lascerò che questo accada al nostro Paese. Non lo lasceremo accadere“.

In effetti, è già un grande passo in avanti che molte persone riescano ad ammettere di aver subito un violenza sessuale, “soprattutto in un mondo in cui le persone cercano costantemente di dirti che non hai sperimentato ciò che hai vissuto o che stai mentendo“.

Un abuso aggiuntivo, in poche parole: oltre allo stupro si somma pure il trauma di coloro che non ti credono o “che cercano di umiliarti pubblicamente, o che cercano di metterti in imbarazzo“, conclude Alexandria Ocasio Cortez. Anche questo deve essere interiorizzato, perchè si prova ad autoconvicersi che non sia successo nulla, che nessuno abbia voluto ferire qualcun altro, “Non vuoi ammettere di essere una persona che ha subito abusi, aggressioni, perché non vuoi essere ‘una vittima’, giusto?“.