> > Bimbo di 3 anni accusa dolori alla pancia: morto dopo 48 ore

Bimbo di 3 anni accusa dolori alla pancia: morto dopo 48 ore

bimbo mal di pancia

Quello che sembrava un banale mal di pancia si è rivelato per un bambino di 3 anni fatale. Il piccolo Jude è morto dopo solo 48 ore.

“Mamma ho il mal di pancia”. Ha avuto inizio così il calvario di Jude un bambino di soli 3 anni che ha trovato la morte dopo circa 48 ore. Un malore quello accusato dal bambino che, almeno all’inizio, sarebbe apparso banale. Invece il bambino è stato trasportato d’urgenza in ospedale dopo una notte in cui il bambino avrebbe sofferto di vomito e malori. Arrivato all’ospedale di Masgrove Park i medici hanno sottoposto il bambino ad una serie di esami approfonditi. Il piccolo Jude è stato poi operato d’urgenza.

Il tutto avvenuto in tempi ristretti. Stando a quanto a ha dichiarato la madre alla stampa locale, il bambino poco prima di sentirsi male sarebbe apparso in buone condizioni di salute:“Stava bene, non soffriva di particolari patologie o altro; è andato a letto subito dopo aver parlato in videochiamata con suo nonno e suo zio. Un’ora dopo si era lamentato del mal di pancia ed è stato male per tutta la notte”.

Morto bimbo dopo un mal di pancia

Una morte arrivata troppo presto quella per un bambino di soli 3 anni che è deceduto nel giro di 48 ore dopo aver accusato un mal di pancia che ha portato al bambino forti dolori per tutta la notte. Da lì il piccolo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Musgrove Park dove il piccolo è deceduto dopo circa 24 ore.

Una vicenda che è avvenuta lo scorso giugno, ma che solo recentemente è venuta a galla con la madre che ha deciso di raccontare ai media locali ciò che ha provato con la morte del piccolo Jude: “Inizialmente pensavano che fosse il diabete fino a quando non hanno esaminato il suo addome. Da lì lo hanno escluso. Hanno trovato del liquido che non avrebbe dovuto esserci e lo hanno sottoposto d’urgenza ad un intervento chirurgico dove hanno dovuto tagliare parte del suo intestino perché era in necrosi”.

Ciò nonostante la donna ha ringraziato l’ospedale per le attenzioni rivolte verso il figlio: “Siamo rimasti stupefatti dalla cura e dalla compassione dimostrate da ogni singolo membro del personale”.