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Covid, famiglia torinese bloccata in Brasile: l’appello del padre Rodrigo De Lima

Brasile

La famiglia del calciatore Rodrigo De Lima, residente a Torino, è rimasta bloccata in Brasile a causa delle norme anti-Covid vigenti.

La famiglia del calciatore 35enne italo-brasiliano Rodrigo De Lima, residente nella città di Torino, è attualmente bloccata in Brasile a causa delle leggi italiane imposte per contrastare la diffusione delle varianti del coronavirus.

Covid, famiglia torinese bloccata in Brasile

La moglie di Rodrigo De Lima, Beatriz De Lima, e i loro due bambini (7 e 4 anni) non hanno potuto salire sul volo, regolarmente prenotato e previsto per lo scorso 31 gennaio, per rientrare in Italia a causa delle norme vigenti che regolano e limitano gli spostamenti a causa delle varianti Covid.

A proposito della spiacevole situazione, si è espresso il calciatore 35enne nonché direttore tecnico della società L84 del Torinese, che ha raccontato: «Sarebbero dovuti tornare da me due settimane fa e invece mia moglie e i miei due bimbi sono ancora in Brasile. Mia figlia più grande, 7 anni, sta saltando tante lezioni e rischia di perdere l’anno scolastico».

La famiglia di Rodrigo De Lima era partita per San Paolo il 27 dicembre 2020 poiché «perché la sorella di mia moglie doveva partorire, era una gravidanza a rischio così Beatriz voleva starle vicino, era importante per lei». Per questo motivo, la donna aveva deciso di far coincidere il viaggio con le vacanze natalizie previste dalla scuola italiana. Nel corso del soggiorno, tuttavia, le leggi in vigore in Italia sono state modificate e, per questo motivo, madre e figli non hanno potuto prendere il volo precedentemente prenotato. Verso la fine di gennaio, infatti, un decreto del governo ha vietato qualsiasi partenza dal Sudamerica.

Il racconto di Rodrigo De Lima e il dramma delle famiglie italiane

Le dinamiche in atto, tuttavia, sembrano prossime a migliorare anche in considerazione della nuova ordinanza emanata dal ministro della Salute Roberto Speranza, nella giornata di sabato 13 febbraio.

In relazione alla nuova ordinanza, Rodrigo De Lima ha affermato: «Ora è arrivato il via libera dell’Italia ma il problema è trovare dei voli, per non parlare dei costi. Sapevamo di rischiare ma non così tanto. Ora siamo in contatto con un’agenzia viaggi, tante compagnie non organizzano voli e diversi aeroporti europei non consentono il transito. – e ha aggiunto – Noisiamo fortunati, mia moglie e i miei bimbi sono dai miei suoceri, non sono abbandonati, ma come loro ci sono altri che hanno situazioni più complicate».

La preoccupazione più grande del calciatore, infine, riguarda la figlia di 7 anni: «La mia bambina frequenta la seconda elementare ma non va a scuola da dicembre. Per di più dovrà rispettare la quarantena quando sarà finalmente a casa: spero comunque che accada al più presto e che questo incubo finisca».

La vicenda che ha travolto la famiglia De Lima è ampiamente condivisa da oltre un migliaio di cittadini italiani che non riescono a rientrare in patria restando bloccati in varie zone del Sudamerica. Per sollecitare il governo a risolvere una circostanza vissuta in modo sempre più drammatico, il gruppo delle famiglie ha scritto una lettera aperta indirizzata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, confidando nel loro impegno.