> > Ex moglie lo blocca su WhatsApp e lui la uccide a coltellate

Ex moglie lo blocca su WhatsApp e lui la uccide a coltellate

uccide ex moglie a coltellate

Ex moglie lo blocca su WhatsApp e lui la uccide a coltellate. L'ha colpita, si è allontanato e poi si è scagliato ancora contro di lei.

L’ex moglie lo blocca su WhatsApp e lui la uccide a coltellate. A compiere l’insano gesto un 34enne di Urucui, in Brasile, Edgarden Erkine Pereira dos Santos. La vittima si chiamava Alzinete de Carvalho Mendonca, 32enne. La donna aveva deciso di bloccare l’ex coniuge su WhatsApp. Dopo la fine della loro relazione non voleva più ricevere più i suoi messaggi. A questo punto in Edgarden è scattata la follia omicida: secondo una ricostruzione degli inquirenti riportata anche dal britannico Sun, l’uomo ha atteso che l’ex moglie tornasse a casa dopo essere uscita per lavoro. Un femminicidio nella giornata dedicata alle donne, secondo un trend anche italiano di orrore.

Uccide ex moglie a coltellate per vendetta

Quando il 34enne ha visto la sua ex compagna di vita vicino alla loro abitazione le si è lanciato sotto armato di un pugnale e l’ha colpita più volte. Il gesto è stato ripreso da alcune telecamere di sicurezza. E quello che hanno ripreso è stato raccapricciante: Pereira ha infierito sul corpo della donna con diverse coltellate, poi si è alzato per allontanarsi. Sembrava l’epilogo della tragedia ma non è stato così: dopo pochi minuti l’uomo è tornato indietro menando altri colpi alla donna ormai esanime.

Arresto lampo: voleva fuggire

Pereira dos Santos è censito giudiziariamente come trafficante di droga. A rintracciarlo ci hanno pensato gli agenti di polizia, che lo hanno ammanettato a casa sua circa mezz’ora dopo l’omicidio. Pare che l’uomo si stesse preparando a lasciare il paese o comunque il luogo del suo misfatto, ma non ha fatto in tempo. Carnefice e vittima si erano separati ormai da 4 anni. Lui però non si rassegnava all’idea di stare solo e continuava a scrivere alla moglie. Da qui la decisione della donna di bloccarlo, e di firmare la sua condanna a morte. Una condanna che purtroppo in Brasile e nel mondo tocca ancora troppe donne.