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Uccide e dà fuoco al figlio perché gay: condannata a 25 anni e 8 mesi

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Itaberli Lozano aveva solo 17 anni quando sua madre lo ha ucciso: il ragazzo è stato dato alle fiamme e il suo cadavere è stato nascosto.

Tatiana Ferreira Lozano Pereira è stata condannata a 25 anni e 8 mesi di reclusione per aver ucciso il figlio Itaberli Lozano e aver dato fuoco al suo cadavere. L’omicidio è avvenuto 3 anni fa, ma finalmente la giustizia è stata fatta. La donna non accettava che suo figlio fosse gay e nonostante si sia dapprima dichiarata innocente, alcune prove l’hanno incastrata. Oltre a lei sarebbero coinvolti nell’omicidio di Itaberli anche Victor Roberto da Silva e Miller da Silva condannati entrambi a 21 anni e 8 mesi. Alex Canteli Pereira, l’ex compagno della donna, invece, è stato rinviato a processo. Anche Alex avrebbe aiutato la donna a nascondere il cadavere e dare fuoco al corpo del figlio.

Uccide figlio gay, la testimonianza

La tragedia che ha sconvolto il Brasile è avvenuta 3 anni fa (il 29 dicembre). La madre di Itaberli, un ragazzino di 17 anni, ha ucciso suo figlio perché gay. In un primo momento la donna si era dichiarata innocente, ma poi le prove l’hanno incastrata. La donna avrebbe dato fuoco al suo cadavere e lo avrebbe nascosto. Gli zii che vivevano con lui da un po’ hanno lanciato l’allarme.

Inoltre, proprio lo zio del ragazzo avrebbe cercato di ricostruire l’omicidio. “La madre non l’ha mai accettato perché era gay e abbiamo già sospettato di lei dalla scomparsa, visto che lei non voleva sporgere denuncia – ha raccontato agli inquirenti -. Penso che una vera madre dovrebbe amare suo figlio nonostante tutto e non fare una cosa così orrenda”. Itaberti era “un ragazzo che lavorava, molto educato”. Infine, lo zio conclude: “Il crimine è stato premeditato perché sua madre era molto tranquilla, poi quando abbiamo parlato con la polizia ha cominciato a comportarsi in modo diverso. Vogliamo che sia fatta giustizia. Adesso lei deve pagare!”.

La sentenza di condanna ha previsto 25 anni e 8 mesi di reclusione per la donna, accusata di omicidio e di occultamento di cadavere.