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Francia, la terza ondata fa paura: 80% di terapie intensive occupate

Olivier Véran

Francia, terza ondata: 80% delle terapie intensive è occupata. Particolarmente preoccupante è l'Île-de-France.

In Francia, la situazione della terza ondata Covid è “tesa e preoccupante”: l’80% delle terapie intensive risultano occupate, e gli ospedali a Parigi sono in tilt. “È destinata a peggiorare nelle prossime settimane”, ha affermato il ministro Véran.

Francia: terza ondata allarmante

È “tesa e preoccupante” la situazione in cui si trova la Francia a causa del Covid: i numeri della curva dei contagi sono in crescita da giorni, e aumentano i ricoveri sia nei normali reparti che in terapia intensiva. Molti ospedali sono in tilt, a partire da quelli di Parigi e della sua regione, l’Île-de-France.

A definire la situazione tesa e preoccupante è stato il ministro della Salute, Olivier Véran, il quale ha ammesso che, al momento, non si vedono spiragli di ripresa, anzi “è destinata a peggiorare nelle prossime settimane”. Stando ai dati comunicati dallo stesso Ministero della salute, l’80% delle terapie intensive del Paese è ormai occupato. “Sono stati superati i 4.000 letti di rianimazione occupati da malati Covid su un totale di circa 6.000 in tutta la Francia, è l’80%” ha dichiarato Véran, durante il punto stampa del giovedì.

La situazione dell’Île-de-France

A preoccupare particolarmente è l’Île-de-France: nella regione viene ricoverato in terapia intensiva in media un paziente ogni dodici minuti. Già nei giorni scorsi è stata imposta la sospensione di tutte le attività ordinarie negli ospedali proprio per tentare di recuperare posti letto e personale da dedicare alle intensive.

Inoltre, se saltano gli ospedali di questa regione, l’intero sistema sanitario è a rischio perché si tratta della zona più densamente popolata del Paese. Il ministro della Salute ha dunque annunciato decine centinaia di trasferimenti di pazienti entro la fine di questa settimana.

Le varianti Covid in Francia

Secondo le autorità, l’aumento delle forme gravi del virus potrebbe essere legato alla circolazione delle varianti: “Questo spiegherebbe perché le rianimazioni si stanno riempiendo così rapidamente” ha commentato il ministro. Lo stesso ha ammesso: “La pressione ospedaliera continuerà a salire. Impossibile in questa fase sapere quando avverrà il picco. E se diventa troppo forte, dovremo imporre nuove misure per salvare vite umane”.