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Aggressore nascosto a casa della vittima durante udienza: incastrato

Incastrato aggressore nascosto a casa della vittima

Accade durante un’udienza trasmessa su Youtube. Un uomo è stato incastrato dopo essersi nascosto a casa della vittima.

Accade nello Stato del Michigan negli Stati Uniti. Durante un’udienza trasmessa online, il 21enne Coby Harris, accusato di aver picchiato la sua compagna Mary Lindsey, si era nascosto a casa della vittima il tutto sotto gli occhi della rete. Harris era riuscito infatti ad ottenere la libertà su cauzione a condizione di non avere in alcun modo rapporti o contatti con la vittima.

Poi la scoperta in diretta. L’avvocato della vittima si era accorta che qualcosa che non andava. Da lì grazie all’astuzia del legale, Harris è stato incastrato. Il processo è stato interrotto e l’imputato dovrà anche rispondere per oltraggio alla giustizia. Nel frattempo il video è diventato virale diffondendosi ovunque sui social.

Incastrato aggressore nascosto a casa della vittima

Una storia surreale quella che è accaduta negli USA nello Stato del Michigan dove un uomo è stato incastrato durante un’udienza trasmessa su YouTube dopo essersi nascosto a casa della vittima nonostante gli fosse stato espressamente vietato. A scoprire quanto stava accadendo il legale della difesa Deborah Davis che visto il nervosismo della sua assistita, ha cominciato a sospettare che qualcosa non andasse.

È stato allora che davanti alla schiera di avvocati e testimoni, è stato chiesto all’imputato di uscire fuori di casa per identificare il numero civico. Poco dopo l’avvocato della difesa ha chiesto alla sua assistita di andare ad aprire la porta di casa raccomandandole di portare il telefono con sé per essere certi della sua sicurezza. Si era infatti recata sul luogo una pattuglia cosa che ha portato all’interruzione dell’udienza spingendo vittima e carnefice ad abbandonare la call per qualche minuto.

“Giudice io e lei non vogliamo stare separati, ho chiesto la revoca dell’allontanamento mi spiace di aver mentito”, si è giustificato l’imputato alla ripresa della call. Il dado ormai però è stato tratto. Il giudice non ha potuto fare altro che interrompere il tutto per fissare nuova udienza con la posizione dell’aggressore pesantemente aggravata.