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Australia nella morsa delle peggiori inondazioni del secolo

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Australia nella morsa delle peggiori inondazioni del secolo: i premier Morrison riferisce in Parlamento e si teme per la grande diga di Warragamba

Inondazioni in Australia come non se ne vedevano da un secolo. Ci sono 900 chilometri di territorio nella fascia nord est del paese su cui l’allerta è massima. Si tratta di un fenomeno che nella sua forma convenzionale non è raro in Australia. Tuttavia eventi di questa portata non venivano censiti da almeno cento anni. La regola meteo è che lì, fra fine estate e inizio autunno, la costa orientale viene flagellata da acquazzoni furiosi. L’anno scorso quelle piogge furono provvidenziali per gli incendi. Quello che invece sta accadendo in questi giorni lungo una striscia di quasi 900 chilometri nell’est del paese ha dell’incredibile. I soccorritori infatti stanno penando non poco nelle zone del New South Wales e del Queensland.

Devastanti inondazioni in Australia: i numeri

Proprio lì si registrano accumuli notevoli in pochi giorni. E i numeri parlano chiaro: Redoak 820 mm, Delward 774 mm, Kempsey 618 mm, con un record precedente di 616mm del 1894. Nelle ultime ore si è registrato anche lo straripamento della grande diga di Warragamba. Si tratta della principale riserva d’acqua per la città di Sydney. L’ABC riferisce che sono oltre 18mila le persone evacuate a causa delle inondazioni nel NSW. Sarebbero ovvero 3.000 nella parte occidentale e nord-occidentale di Sydney. 15.000 sulla costa centro-settentrionale. Justin Robinson, decano dei meteorologi australiani, non ha dubbi: si tratta del “peggior evento di inondazioni che abbia visto in 20 anni”.

Il premier Morrison: “Evento secolare”

Domenica le autorità hanno classificato la situazione in alcune parti dello stato del New South Wales come “disastro naturale”. Dal canto suo il premier australiano Scott Morrison ha spiegato in Parlamento che attualmente sono in vigore ordini di evacuazione per 28 aree. Il tutto con ulteriori 16 aree messe in stato di allerta. Ammettendo poi: “Purtroppo, parti della costa stanno vivendo una situazione che si vede solo una volta ogni 100 anni”.