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Finse rapimento per non andare al lavoro, condannato a 16 mesi di carcere

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Un uomo di 36 anni è stato condannato a 16 mesi di carcere dopo aver finto il proprio rapimento come scusa per non recarsi al lavoro.

Arriva dal Regno Unito la storia di un 36enne di origine polacca che per non recarsi al lavoro è arrivato a fingere il proprio rapimento. I fatti risalgono all’ottobre del 2017, ma la condanna per l’uomo – Mariusz Kaminski – è arrivata soltanto lo scorso febbraio. Il tribunale gli ha infatti inflitto una pena si 16 mesi di carcere a cui si aggiunge il pagamento di 1.750 sterline.

Finge il proprio rapimento per non andare al lavoro

Come riportato dagli organi di stampa inglesi, nell’ottobre del 2017 Kaminski lavorava in un pub di Wanborough ma faticava a pagare l’ipoteca sulla sua proprietà di Swindon. Alle difficoltà finanziarie e alla fine della relazione con la compagna, nello stesso periodo si aggiunse inoltre la notizia che un suo caro amico si era ucciso in Polonia. Sconvolto per la sua morte e preoccupato per la sua situazione finanziaria, il 36enne decise di non presentarsi al lavoro per diversi giorni, tanto da far preoccupare il suo capo che lo andò a cercare personalmente a Swindon il 23 ottobre del 2017.

Dopo un iniziale chiarimento, il 27 ottobre Kaminski ha rivelato al suo capo che aveva contratto debiti da una precedente attività per un totale di diverse migliaia di sterline e il giorno seguente, ha inviato una serie di messaggi al manager e a un’amica dicendo che era stato rapito da tre uomini di colore e caricato su una BMW X6 bianca, Successivamente l’uomo aveva affermato di essere riuscito a sfuggire ai suoi rapitori, per poi nascondersi in una siepe per circa mezz’ora prima di camminare verso il Great Western Hospital, dove i suoi amici lo stavano cercando con ansia.

La verità era che Kaminski stava raccontando tutto questo da casa sua e non era mai stato rapito. Le sue affermazioni, credute vere e per questo segnalate alla polizia del Wiltshire, hanno però fatto mobilitare ben 22 agenti polizia. Un comportamento che è costato all’uomo 16 mesi di carcere.