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Eugenia Roccella: "Purtroppo l'aborto è una delle libertà delle donne"

eugenia roccella

La Ministra delle Pari Opportunità tratta insieme a Serena Bortone un tema molto delicato, è polemica

Stanno facendo molto discutere online le recenti dichiarazioni sul delicato tema dell’aborto pronunciate nelle scorse ore dall’attuale Ministra delle pari opportunità Eugenia Roccella nel salotto di Oggi è un altro giorno, la celebre trasmissione Condotta da Serena Bortone su Rai 1.

“Purtroppo l’aborto è una delle libertà delle donne”

Nel corso della chiacchierata con Serena Bortone, la Ministra del Governo Meloni ha avuto l’occasione di esprimere il suo giudizio sull’aborto, diritto ottenuto dalle donne con tanti anni di lotte e battaglie femministe negli anni 70 con la legge 194.

Quando Serena Bortone ha chiesto a Eugenia Roccella se l’aborto facesse parte di una delle libertà delle donne, la politica ha risposto con un secco: “Purtroppo sì”.

Un’affermazione, questa, che quindi conferma la posizione di Roccella rispetto all’interruzione di gravidanza, una posizione che ha scatenato feroci polemiche online. Questo, ad ogni modo, è stato ad onor del vero solo un estratto dell’intervista. Successivamente, infatti, Roccella ha aggiunto:

Non è una bella cosa. Non la consideravo una bella cosa neanche quando combattevo per avere una legge. La 194 è una buona legge, è una legge molto equilibrata. Ma le donne non sono felici di abortitre. Penso sia importante, oggi sembra che questo sia il più alto diritto delle donne. Questo è una via di fuga, ed è certamente qualcosa che assicura la libertà dalla maternità non voluta, ma è l’ultima scappatoia.

Rispetto al rischio che alcune proposte di legge della destra come quelle di Gasparri in futuro possano mettere a rischio la 194 (colpevolizzando anche le donne che hanno deciso di abortire) Roccella ha dichiarato:

Queste sono proposte di legge che vengono presentate da circa 15/20 anni e mai state messe in discussione, nel senso tecnico del termine, cioè non sono mai state discusse in Parlamento o in Commissione. Sono una testimonianza di alcune persone che hanno il diritto di fare la propria testimonianza. Tra l’altro anche se fosse (io non le ho mai firmate) non c’entrano niente con la Legge 194, che parte da una sentenza della Corte Costituzionale sulla salute psico fisica della donna e che non sarebbe comunque in discussione.

Le reazioni alle frasi di Eugenia Roccella

La pagina Instagram AQRT si è limitata a commentare il video con le dichiarazioni della politica scrivendo: Anno 1400, quasi 1500. Che schifezza.”.

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Factanza, senza esprimere giudizi di sorta, si è limitata a dipingere il percorso e il pensiero politico della Roccella, spiegando però che nel corso del tempo la sua posizione sul tema dell’aborto è cambiata.

Mentre da giovane si batteva per l’accesso libero e gratuito all’aborto, negli anni successivi ha assunto sempre di più posizioni pro life: ritiene che l’aborto non si possa definire un diritto delle donne, che in Italia la legge 194 sia strumentalizzata per rendere più facile abortire che partorire, che la pillola abortiva Ru486 sia controversa e che non dovrebbe essere abolito il ricovero ospedaliero per chi interrompe la gravidanza.