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Eugenio Picchiani, il suo nuovo singolo è "Il circo": "Una riflessione sul tempo presente"

Eugenio Picchiani Il circo

"Il circo" è il nuovo singolo di Eugenio Picchiani, una riflessione "sull’andamento di un mondo dove non c’è meritocrazia e il potere disorienta i ruoli".

Dopo il “Cappellaio matto”, un brano profondo e speciale, Eugenio Picchiani presenta il suo nuovo singolo, “Il circo”.

Eugenio Picchiani, “Il circo” è il suo nuovo singolo

È da sempre appassionato di canto, danza e recitazione. Talento e passione lo portano da giovanissimo ad assumere un piccolo ruolo nel film “All’ultimo minuto” di Pupi Avati per poi cominciare la sua avventura discografica con il suo primo album “Angeli”, realizzato al Paradise Studio di Monaco, fino a oggi con il suo ultimo album “Divenire”.

L’artista continua il suo lavoro cantautorale e presenta la sua nuova canzone, “Il circo”, che arriva dopo il successo ottenuto con il videoclip “Eclissi”, premiato alla XVII Edizione del Roma Videoclip, e con il brano “Cappellaio Matto”, nato a sostegno delle donne vittime di violenza. La canzone anticipa l’uscita del nuovo album, “Anima”, che conterrà insieme ai brani inediti anche i tre singoli già presentati.

Il videoclip che accompagna il brano è stato diretto da Christian Antonilli. Arrangiato da Sergio Lepidio, “Il circo” è un brano avanguardista e psichedelico, che si caratterizza per le sonorità tecno-pop con le quali il cantautore ha messo in evidenza le sue straordinarie capacità di performer.

Eugenio Picchiani presenta “Il circo”

Per Eugenio Picchiani il circo è “la grande “carovana del sistema”, è un canto a difesa della libertà propria e altrui per ogni forma vivente perché la libertà degli altri, di ciò che ci circonda, è anche la nostra libertà. La negazione e il rispetto della libertà per ogni forma vivente, per il mondo animale, è una negazione al principio di libertà per tutti”.

Quindi ha fatto sapere: “Il brano nasce come una riflessione sull’andamento dei “tempi” di un mondo dove non c’è meritocrazia e il potere disorienta i ruoli. Persone sbagliate occupano posti ai vertici, incapaci di portare miglioramenti e ottenere meriti. Ci mettono la faccia ma cambiano maschera. Senza valore umano e coscienza, muovono i fili del mondo come giocolieri di un circo alla ricerca di una sosta e di una nuova rinascita”.