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Evasi da Favignana, arrestati i tre detenuti: carcere di massima sicurezza

Evasi da Favignana

Evasi da Favignana lo scorso Sabato, i tre detenuti sono stati ricatturati e portati nuovamente nel carcere di massima sicurezza.

In data 28 Ottobre scorso, tre detenuti erano riusciti ad evadere dal carcere di Favignana, nel trapanese. I tre evasi da Favignana, carcere di massima sicurezza, erano riusciti nella notte a segare le sbarre della cella. In seguito si sarebbero calati dal muro di cinta con una corda di fortuna. La notizia dell’evasione si è immediatamente sparsa: si teneva infatti una fuga dei tre evasi verso l’isola siciliana. Fortunatamente le condizioni del mare erano proibitive. Questo ha costretto i tre detenuti evasi a doversi nascondere negli anfratti e nelle alcove che offre l’isoletta di Favignana.

Evasi da Favignana: chi sono

I tre detenuti evasi da Favignana sono ospiti di una certa “importanza” all’interno della struttura penitenziaria isolana. Già noti alle forze dell’ordine per atti di rapina violenta e tentato omicidio e omicidio. I tre sono: Adriano Avolese, 36enne, ergastolano per omicidio; Giuseppe Scardino, 41 anni, condannato a 15 per rapina e tentano omicidio. Ultimo del trio è Massimo Mangione, 37 anni, condannato a 12 anni e 8 mesi per rapina e tentato omicidio. I tre erano compagni di cella. Insieme hanno attuato il piano di fuga dal carcere. Nei loro piani, a seguito dall’evasione, avrebbero voluto lasciare l’isola di Favignana e raggiungere la terraferma siciliana.

La fuga

A impedire ai tre evasi di coronare il loro sogno di fuggire dall’isoletta trapanese, sono state le condizioni proibitive del mare. I tre avrebbero, secondo le forze dell’ordine, ritardato la loro partenza. Ciò ha permesso alla polizia di concentrare le ricerche nello spazio circoscritto dell’isoletta siciliana. A partecipare alla ricerca dei tre evasi sull’isola di Favignana c’erano gli uomini del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Trapani, quelli di Favignana e gli uomini della Polizia Penitenziaria.

I tre fuggitivi avrebbero poi tentato la traversata del braccio di mare per mezzo di un gommone rubato. Nel tentativo di furto sono stati beccati da una pattuglia di uomini delle forze armate che pattugliava nelle vicinanze del porto di Favignana. Due dei tre evasi sono stati immediatamente catturati. Il terzo, Massimo Mangione avrebbe invece tentato la fuga lanciandosi nelle acque del mare. Si sarebbe dunque giocato il tutto per tutto. Gli uomini dei carabinieri avrebbero a quel punto allertato tutte le forze dell’ordine isolane. Facendo leva sui mezzi dell’Arma, avrebbero illuminato tutto il tratto di mare percorribile a nuoto. Con sempre più uomini alle calcagna, Mangione avrebbe fatto dietro-front. Ritornato a terra a Favignana si sarebbe dato alla macchia, allontanandosi a piedi dalla spiaggia. Gli uomini della polizia penitenziaria lo hanno fermato poco dopo: a tradirlo sarebbero stati i vestiti bagnati che hanno lasciato tracce lungo tutto il percorso della sua fuga. I tre, attualmente in stato d’arresto, sono stati riportati presso la struttura penitenziaria di Favignana.