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Ex Playmate si lancia dal 25esimo piano col figlio di 7 anni

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L'ex di De Niro Stephanie Adams si è gettata da un hotel di New York. Il giudice le aveva da poco negato il permesso di portare il figlio in Spagna.

Un’ex modella di Playboy è morta dopo essersi lanciata dalla sua suite, al 25esimo piano di un hotel di New York, trascinando con sé nel salto il figlio di sette anni. Secondo le prime ricostruzioni Stephanie Adams, di 47 anni, ex di Robert De Niro e Miss November per Playboy nel 1992, stava affrontando una dura battaglia legale per la custodia del figlio: nell’ultima apparizione alla Corte Suprema le sarebbe stato negato il permesso di portare il figlio con lei in Europa, doveva aveva una relazione con un altro uomo.

Ex Playmate si getta dal 25esimo piano

Un salto dal 25esimo piano di un hotel di New York, trascinando con sé il figlio di sette anni che le avevano vietato di portare in Europa per una vacanza.

Si è conclusa così la triste vicenda dell’ex modella di Playboy Stephanie Adams, 47 anni, che si è gettata dalla sua suite del Gotham Hotel situato nel quartiere di Manhattan, insieme al figlio Vincent, per il quale la donna stava affrontando una dura battaglia legale con l’ex compagno da cui si era separata.

Secondo quanto riferito dalla polizia, Adams, che si era frequentata in passato con l’attore Robert De Niro, avrebbe saltato per ben 23 piani atterrando su un balcone al secondo piano. Un cameriere dell’hotel ha spiegato che l’allarme è stato inizialmente dato da uno degli ospiti della struttura: “Hanno chiamato dicendo: ‘Abbiamo visto il corpo di una persona senza vita’. Poi si sono resi conto che ce n’erano due”.

Stephanie Adams, la battaglia legale

Due giorni prima del suicidio, avvenuto nella mattina di venerdì 18 maggio, la coppia si trovava infatti alla Corte Suprema di Manhattan, dove il giudice avrebbe negato ad Adams la possibilità di portare il bambino in Spagna per una vacanza estiva, dove viveva il nuovo fidanzato dell’ex Playmate.

Come rivela il New York Post, l’ex compagno della ragazza, che aveva diritto di visita al piccolo, si era opposto al piano, ottenendo infine l’appoggio della sentenza del giudice.

Contattata sempre dal New York Post, una persona molto vicina alla modella spiega che Adams doveva dei soldi agli avvocati in virtù della battaglia legale che stava affrontando per la custodia di Vincent, vicenda che l’aveva notevolmente provata. Sempre la stessa fonte ha dichiarato al giornale che Stephanie “non era depressa, ma aveva obiettivi irrealistici“.

Poche ora prima di togliersi la vita, la Adams avrebbe detto in una telefonata al giornalista Richard Johnson: “Vorrei solo prendere mio figlio e scappare da questo incubo per qualche giorno, ma non me lo lasceranno fare”.