> > F1, Sochi: Hamilton è lo Zar di Russia. Bottas maggiordomo

F1, Sochi: Hamilton è lo Zar di Russia. Bottas maggiordomo

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Hamilton vince ancora, tra polemiche e ordini di scuderia. Si porta +50 su Vettel. Il mondiale è suo? Lode anche a Verstappen.

Hamilton aveva avvisato tutti: “Mi sento il miglior Lewis di sempre. E sono in un team fantastico, non potrei desiderare di meglio”. Infatti, la Mercedes ha dominato il week end russo, tra qualifiche e gara. Un circuito decisamente favorevole al team diretto da Toto Wolff: l’albo d’oro parla chiaro e ancora una volta, i due piloti non hanno deluso le aspettative. Una doppietta, con qualche critica e qualche fischio, forse eccessivi, considerando che le strategie e gli ordini di scuderia, sono ormai cosa ovvia nel mondo dei motori.

Hamilton vince e ipoteca il mondiale

E ancora una volta ha vinto Lewis. L’inglese non si ferma più, ma questa volta deve molto al compagno di squadra. La Mercedes ha sacrificato ancora Bottas che si è scansato e dopo che il compagno ha superato Vettel, l’ha lasciato passare. Hamilton ha corso verso il traguardo e si è portato a 50 punti su Seb, che chiude terzo. Un trionfo che ha un sapore leggermente amaro, che porta con sè un sorriso velato e un’esultanza lieve. Forse per rispetto nei confronti del compagno di squadra, che secondo lui meritava la vittoria. E sul podio i due si abbracciano, con Lewis che invita Valtteri a salire sul gradino più alto. Per un momento si torna nel 2002, a Zeltweg, dove i protagonisti, però, sono Schumacher e Barrichello. In team funziona così, ammette il campione del mondo: “È stato in realtà un giorno difficile per noi. Valtteri è stato un signore a farmi passare per ottenere una doppietta di cui di solito saremmo euforici. Bottas ha fatto un grandissimo lavoro e meritava di vincere: posso immaginare quanto sia difficile per lui, ma è stato davvero un grande sforzo di squadra. Nel finale non mi sentivo a mio agio per quanto stata succedendo, pensando al mio compagno, ma sarebbe stato peggio perdere il titolo per pochi punti. Da corridore non mi piace, ma un team funziona così, devi pensare agli obiettivi: è dura e difficile, ma devi pensare al target primario. È stata una decisione coraggiosa di squadra”. Bottas ha incassato il colpo e la sua faccia parla chiaro. In una parola: disappunto.

Verstappen, l’outsider di lusso

Merita attenzioni anche la gara di Max Verstappen. Il giovane ragazzino del team Red Bull, in qualche modo, fa sempre parlare di sè. Questa volta, solo applausi per lui: una gara da campione, una di quelle che probabilmente ricorderà con un sorriso, partito dalle retrovie, chiude quinto a suon di sorpassi in pochissimi giri, con una gomma usuratissima. Ha la stoffa e il carisma del campione. Una gara da 10.