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Fabi lancia l'allarme: ecco quanto costerà prendere un'auto a rate

La Presidente BCE Christine Lagarde

Lando Maria Sileoni Fabi lo ha spiegato senza mezzi termini: va male ed ecco quanto costerà prendere un'auto a rate

L’Europa della Bce di Christine Lagarde spinge sui tassi per contrastare l’inflazione e la Fabi lancia l’allarme: ecco quanto costerà prendere un’auto a rate. Il rialzo del costo del denaro e gli effetti sul mercato secondo la Federazione bancari italiani sono al centro di un report “Con questo ennesimo rialzo del costo del denaro, saranno inevitabili ulteriori innalzamenti dei tassi d’interesse su tutti i tipi di finanziamento”.

Quanto costerà prendere un’auto a rate

La federazione autonoma bancari italiani ha calcolato che le famiglie indebitate, in Italia, sono 6,8 milioni, pari a circa il 25% del totale. E di esse 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa. Nel corso del 2022, secondo l’analisi Fabi, i tassi di interesse sui prestiti sono notevolmente aumentati e nuovi incrementi sono inevitabili. Tutto questo, come riportato da Ansa, “con il costo del denaro ulteriormente aumentato al 3,75 %”. Qualche esempio pratico? Comprare un’automobile a rate, magari un modello da 25.000 euro, potrebbe costare con un finanziamento decennale a un tasso del 12,7%, oltre 8.200 euro in più rispetto al 2021. E sui nuovi mutui, le rate di quelli a tasso fisso sono destinate “a raddoppiare”. E quelle relative ai mutui a tasso variabile?

Di quanto saliranno tassi fissi e variabili

Lì il rimborso mensile dovrebbe salire del 50-60%. La Banca centrale europea ha di fatto lanciato “un altro pesantissimo macigno sui prestiti bancari e sull’intera economia italiana”. Sono parole del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. Che spiega: “I rischi sono due: un rallentamento molto forte del mercato immobiliare e dell’edilizia e una riduzione molto evidente degli investimenti delle imprese, che frenerà l’occupazione. Come un film già visto, alla decisione della Federal reserve americana, è seguita la decisione fotocopia della Banca centrale europea”.